Ricorso in autotutela: come ottenere un annullamento di un atto della Pa

Il cittadino può contestare gli atti della pubblica amministrazione attraverso il ricorso in autotutela.
9 anni fa
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Il ricorso in autotutela permette ad ogni cittadino di ottenere l’annullamento di un atto emesso da una pubblica autorità senza dover ricorrere ad un avvocato.   Se si riceve una multa per un veicolo non intestato, se si riceve una cartella esattoriale per una tassa già è pagata o non dovuta, se si riceve un verbale mancante di elementi essenziali, si può evitare un costoso contenzioso giudiziario ricorrendo al ricorso in autotutela poichè la legge consente a ogni cittadino di presentare un ricorso direttamente all’ufficio che ha emanato l’atto che si intende contestare.

  La richiesta va presentata in carta semplice e non necessita di particolari formule, si consiglia sempre, però, l’invio tramite posta raccomandata. [tweet_box design=”box_09″ float=”none”]Il cittadino può contestare gli atti della pubblica amministrazione con il ricorso in autotutela.[/tweet_box] Con il ricorso in autotutela il cittadino segnala all’amministrazione l’errore che ha riscontrato e allo stesso tempo sollecita la correzione o l’annullamento dell’atto stesso.   L’autotutela altro non è, quindi, che il potere/dovere dell’amministrazione di tutelarsi da errori evitando ricorsi giudiziali. Si deve, però, chiarire che la presentazione di un ricorso in autotutela non sospende i termini per presentare un ricorso giudiziale. Per cautelarsi, quindi, è sempre meglio, nel caso l’amministrazione rigetti il ricorso in autotute[tweet_box design=”default” float=”none”][/tweet_box]la o lo rigetti, tenendo sotto controllo i termini per presentare un ricorso giudiziario e, in caso di mancata risposta all’avvicinarsi dello scadere del termine, avviare la fase giudiziale per non rischiare che l’atto diventi definitivo.  

Ricorso in autotutela per cartelle esattoriali

In caso di contestazioni di cartelle esattoriali il ricorso in autotutela va presentato all’Ente titolare della riscossione che ha emesso l’atto (ad esempio per l’IMU l’enete di riscossione è il Comune e non l’ente di riscossione).

Se, invece si vuole contestare la legittimita della cartella stessa per vizio di forma il ricorso va presentato all’Agente di riscossione. Se la cartella è priva di firma, ad esempio, o per iscrizione ipotecaria per crediti inferiori a quelli stabiliti. Nel caso si ricevano sanzioni per aver violato il codice della strada il ricorso in autotutela va inoltrato alla Prefettura oltre che all’ente titolare della riscossione.

Ricorso in autotutela: come procede l’amministrazione

L’amministrazione che riceve un ricorso procede alla verifica di quanto espresso dal cittadino avendo cura di correggere o annullare l’atto segnalato in questi casi:

  • errore di persona
  • errore logico
  • errore di calcolo
  • errore sul presupposto dell’imposta
  • doppia imposizione
  • mancata considerazione dei pagamenti già effettuati
  • sussistenza di requisiti per fruire di deduzioni o detrazioni negati