Con le novità del Codice della Strada, fare ricorso per alcune multe potrebbe essere più veloce ed efficace. Vediamo che cosa è cambiato, in particolare per l’obbligo di esibire patente e libretto quando si viene fermati dalla polizia stradale.
Multe a strascico e ricorso al prefetto: regole più favorevoli
Finora il CdS ha previsto che il rigetto del ricorso al Prefetto comporti il pagamento della sanzione doppia. Con la riforma l’aumento della sanzione è ridotto al 50%. Qualcuno ha fatto notare che il rischio di questo alleggerimento potrebbe essere un aumento incontrollato dei ricorsi al prefetto.
Più snello anche l’iter di ricorso. Questo potrà essere inviato per via telematica tramite posta elettronica certificata o altro servizio elettronico di recapito certificato qualificato.
Parallelamente si complica l’iter di emissione delle cd multe a strascico. Con la riforma, infatti, agli agenti viene imposto l’obbligo di rilasciare il preavviso di multa sul parabrezza dell’auto. L’obiettivo di questo irrigidimento punta a contenere l’uso dei dispositivi elettronici per la rilevazione a distanza delle violazioni del Codice della Strada. Oltre ad una maggiore trasparenza, la regola serve ad evitare agli automobilisti di dover corrispondere le spese di notifica.
Patente e libretto: cancellato l’obbligo di esibirli
Novità importanti anche in merito all’obbligo di esibire patente e libretto che viene meno (con l’unica eccezione delle località in cui gli agenti non hanno la possibilità effettiva di accedere alle banche dati telematiche).
C’è infatti l’idea di aggiungere un altro comma all’art. 180 del Cds nel quale verrebbe prescritto che nel momento in cui, a seguito alla verifica telematica dei documenti necessari alla circolazione con i veicoli, l’agente di polizia abbia avuto modo di accertare l’esistenza e la validità dei documenti che il conducente non ha esibito, non può precedere con alcuna sanzione in caso di rifiuto.