Richiesta di riduzione assegno di mantenimento, quando viene accettata e perché? Ci sono casi in cui è possibile richiedere la riduzione dell’assegno di mantenimento, la Corte di Cassazione si è trovata a decidere su un caso particolare di richiesta di riduzione dell’assegno. Vediamo insieme cosa ha deciso la Corte di Cassazione.
Riduzione assegno di mantenimento: il caso
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 927/14 ha trattato un caso particolare di riduzione assegno di mantenimento. La richiesta di riduzione dell’assegno, è stata formulata da un signore anziano che, in seguito ad una sentenza di separazione, versava all’ex coniuge un assegno di 800 euro mensili.
La Corte d’appello di Caltanissetta, impugna la sentenza, conferma l’addebito della separazione in considerazione della gravità del riferito episodio di violenza, ma riduce l’importo dell’assegno di mantenimento a 500 euro mensili. La riduzione avviene in merito alle considerazioni fatte dai Giudici Territoriali, che hanno valutato le condizioni di salute dell’uomo. Le patologie verificate e l’età avanzata, lo avrebbero portato a sostenere spese crescenti di carattere medico e assistenziali.
L’ex moglie non è d’accordo sulla decisione dei Giudici e presenta ricorso in Cassazione. La Corte di Cassazione dopo aver analizzato i fatti e verificato l’effettivo stato di salute dell’uomo, ha rigettato il ricorso.