Riduzione INPS, chance sfumata per i forfettari

La mancata presentazione della domanda riduzione INPS per i forfettari apre scenari diversi per l’anno in corso e quello successivo
10 mesi fa
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Entro il 28 febbraio 2024, i contribuenti in regime forfettario potevano presentare domanda all’INPS per beneficiare della riduzione contributi previdenziali. Una chance non riservata a tutti e per la quale non tutti erano chiamati a farne richiesta. Per alcuni di loro, infatti, il beneficio per l’anno d’imposta 2024 è automatico. Altri, entro la stessa data potevano farne rinuncia laddove avessero già fatto richiesta negli anni pregressi.

In pratica, il legislatore prevede, per le partite IVA che agiscono in regime forfettario, la possibilità di abbattere i contributi previdenziale del 35%.

Un abbattimento che, tuttavia, viene riservato solo agli iscritti alla Gestione IVS artigiani e Commercianti dell’INPS. La possibilità, invece, è negata per gli iscritti alla Gestione separata INPS e agli iscritti alle casse di previdenza ordinistiche (commercialisti, avvocati, ecc.).

Riduzione INPS forfettari: domanda e conseguenze

La riduzione INPS contribuenti forfettari non è automatica. Per averla occorre presentare domanda all’INPS entro il 28 febbraio dello stesso anno da cui si vuole decorra l’abbattimento. Dunque, chi voleva avere l’abbattimento per l’anno d’imposta 2024 era chiamato a fare richiesta entro il 28 febbraio 2024.

La riduzione 35% si applica sia sui contributi trimestrali calcolati sul c.d. reddito minimale, sia sulla parte di contributi liquidata in sede di dichiarazione redditi sulla quota che eccede il predetto minimale.

Non è tutt’oro ciò che luccica. Chi decide per l’abbattimento avrà ripercussioni sulla futura pensione. I contributi, infatti, verranno accreditati in funzione di quanto versato negli anni. Meno contributi si pagano meno il contribuente ne ritroverà quando andrà al pensionamento.

La decorrenza dell’abbattimento e la rinuncia

Il legislatore dice che la domanda riduzione INPS dei forfettari deve farsi entro il 28 febbraio e non entro la fine del mese di febbraio. Dunque, anche se il 2024 è bisestile, la domanda andava fatta entro il 28 febbraio e non entro il 29 febbraio.

Chi ha saltato la scadenza ha perso la chance. Si tenga presente che la scadenza del 28 febbraio era per chi era già in attività al 1° gennaio 2024. Infatti, regola vuole che:

  • chi ha già fatto domanda negli anni passati e non vi ha successivamente rinunciato, non deve presentare ogni anno la richiesta (la riduzione continuerà ad applicarsi in automatico);
  • coloro che, al 1° gennaio 2024 dell’anno erano già in attività e non hanno fatto domanda in passato, potevano farla entro il 28 febbraio 2024, con decorrenza 1° gennaio 2024;
  • coloro che iniziano attività in corso di anno devono fare richiesta con la massima tempestività rispetto al provvedimento di iscrizione INPS alla gestione artigiani e commercianti.

Entro il 28 febbraio 2024, chi voleva poteva fare richiesta di rinuncia alla riduzione avendo fatto domanda in anni passati. In tal caso la rinuncia, e quindi il ripristino della contribuzione piena, parte dal 1° gennaio 2024.

Riduzione INPS forfettari per chi ha perso chance

Sulla base delle regole sopra illustrare, dunque, per la riduzione INPS dei contribuenti in regime forfettario, ne consegue che:

  • chi, al 1° gennaio 2024 dell’anno era già in attività e non ha fatto domanda in passato e non l’ha fatta nemmeno entro il 28 febbraio 2024, facendola nel periodo 1° marzo 2024 – 28 febbraio 2025, avrà decorrenza dell’abbattimento dal 1° gennaio 2025 (per il 2024 la contribuzione INPS sarà piena);
  • coloro che, avendo fatto domanda in anni passati, non hanno presentato rinuncia entro il 28 febbraio 2024, ma fanno domanda rinuncia nel periodo 1° marzo 2024 – 28 febbraio 2025, avranno ancora l’abbattimento 35% nel 2024 e ritorno alla contribuzione piena dal 1° gennaio 2025;
  • infine chi, iniziando attività nel 2024, ha fatto domanda riduzione, può fare successiva rinuncia e se fatta entro il 28 febbraio 2025, avrà contribuzione piena a partire dal 1° gennaio 2025.

Si tenga presente che una volta fatta richiesta di rinuncia non sarà più possibile ripresentare domanda di riduzione per anni successivi.

Riassumendo…

  • i contribuenti in regime forfettario hanno la possibilità di avere la riduzione contributi INPS
  • la chance è solo per coloro che sono iscritti alla gestione IVS artigiani e commercianti
  • la domanda di riduzione si presenta entro il 28 febbraio dell’anno in cui si vuole decorra l’abbattimento
  • la riduzione INPS forfettari per chi inizia attività in corso deve essere chiesta con massima tempestività
  • entro il 28 febbraio si presenta domanda di rinuncia laddove la domanda di abbattimento sia già stata fatta in anni trascorsi
  • la rinuncia non permette di ripresentare domanda negli anni a seguire.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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