Per la riforma delle pensioni dopo il 2022 si aprono ufficialmente le danze. Già a partire dal prossimo mese di dicembre del 2021. E fino al mese di marzo del 2022. È questa, infatti, con l’apertura di un tavolo di confronto, la finestra che è stata concordata tra il Governo italiano ed i sindacati. A conclusione dell’odierno incontro tra il premier Mario Draghi ed i leader della Cgil, della Cisl e della Uil.
In particolare, già a partire dal mese prossimo tra i Sindacati ed il Governo italiano ci sarà il primo incontro per discutere su eventuali correttivi alla manovra per il 2022.
Riforma delle pensioni dopo il 2022. Si aprono le danze da dicembre e fino al mese di marzo
Per la riforma delle pensioni dopo il 2022, invece, i Sindacati faranno pressing, prima di tutto, per il superamento della legge Fornero. Quindi, per un addio allo scalone e, nello stesso tempo, per introdurre delle misure strutturali di pensionamento anticipato.
Piuttosto che proseguire, con la riforma delle pensioni dopo il 2022, di proroga in proroga come per l’Ape Sociale, anche se è stata estesa. E come per Opzione Donna a requisiti invariati dopo la prima scelta di introdurre uno scalino di due anni. Ma ci sarà di sicuro il mese prossimo un confronto anche per la stessa Quota 102 che, per il post Quota 100, è chiaramente solo una misura tampone. Così come è riportato in questo articolo.
Governo-Sindacati, si aprono le danze da dicembre 2021 e fino a marzo 2022
Per la riforma delle pensioni dopo il 2022, quindi, dai prossimi incontro Governo-Sindacati è lecito attendersi una ripresa dei colloqui su alcune delle misure richieste da Cgil, Cisl e Uil. A partire dall’introduzione della pensione di garanzia per i giovani.