Riforma fiscale, IRPEF a tre aliquote: tutto confermato solo per il 2024

Anche l’Agenzia Entrate conferma che il passaggio da 4 a 3 degli scaglioni IRPEF previsto con la riforma fiscale è limitato ad un solo anno
8 mesi fa
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aliquote irpef
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È di ieri, 6 febbraio 2024, la prima circolare dell’Agenzia Entrate sull’applicazione del primo modulo della riforma fiscale (decreto legislativo n. 216/2023). Un documento di prassi in cui, più che fornire chiarimenti applicativi, ci si limita ad illustrare le varie disposizioni normative.

Dalla riduzione a tre degli scaglioni e aliquote IRFEF alla modifica della detrazione per redditi da lavoro dipendente (che determina la c.d. NON TAX AREA). Dalla modifica del trattamento integrativo (c.d. bonus IRPEF 100 euro) alla revisione della disciplina delle detrazioni fiscali.

Spazio anche all’adeguamento della disciplina delle addizionali regionale e comunale all’IRPEF. Sul finire è illustrata la norma di abrogazione ACE (Aiuto della Crescita Economica).

L’evoluzione degli scaglioni IRPEF

Tra le misure contenute nella riforma fiscale, su cui l’Agenzia Entrate si sofferma in questa prima circolare, c’è la riduzione da 4 a 3 degli scaglioni IRPEF.

L’imposta sul reddito delle persone fisiche, ricordiamo, è stata già oggetto di modifiche negli ultimi anni. Fino all’anno d’imposta 2021, le aliquote e i rispettivi scaglioni erano 5, e venivano così individuati:

  • 23% – fino a 15.000 euro
  • 27% – oltre i 15.000 euro e fino a 28.000 euro
  • 38% – oltre i 28.000 euro e fino a 55.000 euro
  • 41% – oltre 55.000 euro e fino a 75.000 euro
  • 43% – oltre 75.000 euro.

Successivamente, dall’anno d’imposta 2022, è avvenuto il passaggio da 5 a 4 scaglioni. Le nuove aliquote erano così stabilite:

  • 23% – fino a 15.000 euro
  • 25% – oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro
  • 35% – oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro
  • 43% – oltre 50.000 euro.

Riforma fiscale, l’IRPEF a 3 scaglioni solo per un anno

I predetti 4 scaglioni IRPEF sono rimasti validi anche per l’anno d’imposta 2023. Il legislatore, poi ha deciso ancora per una modifica. Si passa a tre. Come spiega l’Agenzia Entrate nella circolare chiarimenti riforma fiscale (Circolare n. 2/E del 2024), il primo scaglione di reddito viene innalzato a 28.000 euro a parità di aliquota al 23%. In questo modo si è assorbito il precedente secondo scaglione.

L’aliquota al 25% (del precedente secondo scaglione) è, invece, soppressa.

A seguito di dette modifiche, dunque, questa la nuova suddivisione:

  • 23% – fino a 28.000 euro
  • 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro
  • 43%, oltre 50.000 euro.

Ma come già evidenziato in un nostro precedente articolo, anche per i nuovi scaglioni IRPEF nulla è per sempre. L’Agenzia Entrate conferma, come già da noi sottolineato in detto precedente intervento, che almeno per adesso la riduzione da 4 a 3 si applica limitatamente al periodo d’imposta 2024. Ne consegue che, salvo nuove disposizioni legislative future, dall’anno d’imposta 2025 si potrebbe far ritorno al sistema dei quattro scaglioni.

Riassumendo

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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