Sul primo confronto tra governo e sindacati in merito al contenuto della riforma fiscale, le reazioni sono contrapposte.
Nell’incontro di ieri, 14 marzo 2023, molti sono i lati non chiari della situazione. Intanto i contribuenti aspettano di capire. Per la compagine governativa erano presenti il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano.
Sono stati messi in evidenza i punti salienti della riforma a partire da una rivisitazione delle procedure di accertamento, da una qualificazione migliore dei tributi maggiori alla semplificazione e razionalizzazione di quelli minori.
Riforma fiscale, incontro positivo per CSE
Al tavolo presenti le maggiori sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil. Presente anche Confederazione Indipendente Sindacati Europei (CSE).
Tuttavia, qui sembrano esserci vedute diverse. Secondo quanto diffuso in un comunicato del CSE, l’incontro può ritenersi alquanto positivo.
Abbiamo apprezzato l’intervento del vice ministro che nelle linee generali ha tratteggiato obiettivi tutti condivisibili. Si tratta ora di capire quando si entrerà nel merito dei provvedimenti, sia della legge delega che dei provvedimenti attuativi, la coerenza degli atti rispetto alle previsioni annunciate.
Queste le parole di soddisfazione del Segretario Generale dello stesso CSE, Carlomagno, il cui auspicio è che il confronto appena aperto, prosegui nei prossimi mesi al fine di poter contribuire concretamente con le loro proposte a una riforma fiscale tanto importante per il Paese.
Cgil, Cisl e Uil pronte alla mobilitazione
Opposte, invece, sono le reazioni degli altri sindacati. L’incontro sulla riforma fiscale non è andato bene e non lo è stato nel merito e nemmeno sul metodo.
C’è stata solo una descrizione della legge delega a 48 ore al Consiglio dei Ministri. Così non va proprio. E’ mancato il coinvolgimento e non siamo d’accordo né sulla riduzione delle tre aliquote né sulla flat tax.
Le dure parole della vicesegretaria Cgil, Fracassi apparse nel comunicato stampa del sindacato.
Sul piede di guerra le tre principali sigle sindacali. A Cgil, infatti, fanno eco Cisl e Uil. Serve un confronto vero altrimenti siamo pronti alla mobilitazione. Le dichiarazioni di Sbarra (Cisl) e Proietti (Uil).
Non dello stesso parere i rappresentanti del governo, secondo i quali nell’incontro è stato, comunque, assicurato la massima apertura alle single sindacali e ciò durante tutto l’iter parlamentare di discussione e approvazione della riforma fiscale.
Atteso per oggi, 15 marzo 2023, un secondo incontro a cui, oltre alle associazioni di categoria prenderanno parte anche gli ordini professionali. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.