Riforma fiscale, primo incontro governo e sindacati non chiaro

Il primo incontro tra governo e sindacati sulla riforma fiscale ha reazioni contrapposte. Atteso per oggi, 15 marzo 2023, un nuovo confronto
2 anni fa
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riforma fiscale

Sul primo confronto tra governo e sindacati in merito al contenuto della riforma fiscale, le reazioni sono contrapposte.

Nell’incontro di ieri, 14 marzo 2023, molti sono i lati non chiari della situazione. Intanto i contribuenti aspettano di capire. Per la compagine governativa erano presenti il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano.

Sono stati messi in evidenza i punti salienti della riforma a partire da una rivisitazione delle procedure di accertamento, da una qualificazione migliore dei tributi maggiori alla semplificazione e razionalizzazione di quelli minori.

La riduzione delle aliquote IRPEF a tre (rispetto alle attuali quattro. Ci sono anche la maggiore importanza che dovrà rivestire lo statuto del contribuente, l’adeguamento della normativa fiscale a quella della Unione Europea e il recepimento delle sentenze emanate nel tempo dagli organi di giustizia europea.

Riforma fiscale, incontro positivo per CSE

Al tavolo presenti le maggiori sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil. Presente anche Confederazione Indipendente Sindacati Europei (CSE).

Tuttavia, qui sembrano esserci vedute diverse. Secondo quanto diffuso in un comunicato del CSE, l’incontro può ritenersi alquanto positivo.

Abbiamo apprezzato l’intervento del vice ministro che nelle linee generali ha tratteggiato obiettivi tutti condivisibili. Si tratta ora di capire quando si entrerà nel merito dei provvedimenti, sia della legge delega che dei provvedimenti attuativi, la coerenza degli atti rispetto alle previsioni annunciate.

Queste le parole di soddisfazione del Segretario Generale dello stesso CSE, Carlomagno, il cui auspicio è che il confronto appena aperto, prosegui nei prossimi mesi al fine di poter contribuire concretamente con le loro proposte a una riforma fiscale tanto importante per il Paese.

Cgil, Cisl e Uil pronte alla mobilitazione

Opposte, invece, sono le reazioni degli altri sindacati. L’incontro sulla riforma fiscale non è andato bene e non lo è stato nel merito e nemmeno sul metodo.

C’è stata solo una descrizione della legge delega a 48 ore al Consiglio dei Ministri. Così non va proprio. E’ mancato il coinvolgimento e non siamo d’accordo né sulla riduzione delle tre aliquote né sulla flat tax.

Le dure parole della vicesegretaria Cgil, Fracassi apparse nel comunicato stampa del sindacato.

Sul piede di guerra le tre principali sigle sindacali. A Cgil, infatti, fanno eco Cisl e Uil. Serve un confronto vero altrimenti siamo pronti alla mobilitazione. Le dichiarazioni di Sbarra (Cisl) e Proietti (Uil).

Non dello stesso parere i rappresentanti del governo, secondo i quali nell’incontro è stato, comunque, assicurato la massima apertura alle single sindacali e ciò durante tutto l’iter parlamentare di discussione e approvazione della riforma fiscale.

Atteso per oggi, 15 marzo 2023, un secondo incontro a cui, oltre alle associazioni di categoria prenderanno parte anche gli ordini professionali. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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