La riforma del sistema fiscale italiano è rinviata almeno al 2022. A sancirlo è la legge di bilancio 2021 (commi 2 – 7), con cui il legislatore, per ora, istituisce un Fondo con una dotazione di 8.000 milioni di euro per lo stesso anno 2022 e 7.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023, da destinare a tali interventi.
La riforma fiscale italiana: cosa si prevede?
Come ricorda anche il dossier alla medesima manovra di bilancio 2021, nel Programma Nazionale di Riforma di luglio 2020 (PNR) il Governo annunciava tra l’altro:
- una revisione complessiva del sistema fiscale
- misure di contrasto all’evasione
- la valorizzazione del patrimonio pubblico.
Con le risoluzioni sul DEF (Documento Economico Finanziario) e sul PNR, il Parlamento ha impegnato lo stesso Governo ad adottare interventi di riforma fiscale incentrati:
- sulla riforma delle imposte dirette
- sulla semplificazione degli adempimenti
- sulla riforma della giustizia tributaria
- sul miglioramento del rapporto tra contribuente ed amministrazione finanziaria
- sul contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, anche mediante il potenziamento della tracciabilità dei pagamenti
- ad assicurare la piena attuazione dell’assegno unico, quale primo step di una complessiva riforma delle politiche familiari.
Riforma fiscale: novità nella legge di bilancio 2021
Come anticipato in premessa, con i commi da 2 a 7 della legge di bilancio 2021, si istituisce un Fondo con una dotazione di 8.000 milioni di euro per l’anno 2022 e 7.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023 per interventi di riforma del sistema fiscale, da realizzare con appositi provvedimenti normativi.
Una quota del fondo, non inferiore a 5.000 milioni di euro, e non superiore a 6.000 milioni di euro a decorrere dall’anno 2022 è da destinarsi all’assegno universale e ai servizi alla famiglia.
Inoltre si incrementa proprio il Fondo assegno universale e servizi alla famiglia di 3.012,1 milioni di euro per l’anno 2021 e si abroga, dal 2022, il Fondo per la riduzione della pressione fiscale istituito con la legge di stabilità 2014.
Si rammenta che il Fondo assegno universale e servizi alle famiglie è stato istituito con la manovra finanziaria 2020 e si tratta di risorse indirizzate all’attuazione di interventi in materia di sostegno e valorizzazione della famiglia nonché al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alle famiglie con figli (con queste risorse, ad esempio, si è provveduto al rinnovo del Bonus bebè e al finanziamento del Bonus asili nido per il 2020).
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