I soggetti titolari di partita iva potranno pagare a rate anche il secondo acconto delle imposte. La novità è stata definita con uno degli emendamenti alla legge delega sulla riforma fiscale approvati in Commissione Finanze della Camera il 20 giugno 2023.
Vediamo nello specifico chi sarà interessato dalla possibilità di rateizzare il secondo acconto delle imposte che, a oggi, deve essere pagato entro il 30 novembre, in unica soluzione.
La riforma fiscale
Prima di entrare nello specifico della novità citata in premessa, è utile ricordate gli obiettivi che il Governo si è prefissato nel DDL di delega per la riforma fiscale.
In particolare, la riforma prevede una revisione dell’intero meccanismo di tassazione del reddito delle persone fisiche, per attuare gradualmente l’obiettivo della “equità orizzontale”, attraverso:
- l’individuazione di una unica fascia di esenzione fiscale e di un medesimo onere impositivo a prescindere dalle diverse categorie di reddito prodotto, privilegiando, in particolare, l’equiparazione tra i redditi di lavoro dipendente e i redditi di pensione;
- il riconoscimento della deducibilità, anche in misura forfettizzata, delle spese sostenute per la produzione del reddito di lavoro dipendente e assimilato;
la possibilità per tutti i contribuenti di dedurre i contributi previdenziali obbligatori in sede di determinazione del reddito di categoria e, in caso di incapienza, di dedurre l’eccedenza dal reddito complessivo; - l’applicazione, in luogo delle aliquote per scaglioni di reddito, di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e relative addizionali con aliquota agevolata su una base imponibile commisurata all’incremento del reddito del periodo d’imposta rispetto al reddito di periodo più elevato tra quelli relativi ai tre periodi d’imposta precedenti, con possibilità di prevedere limiti al reddito agevolabile e un regime particolare per i redditi di lavoro dipendente che agevoli l’incremento reddituale del periodo d’imposta rispetto a quello del precedente periodo d’imposta;
- la conseguente complessiva revisione delle tax expenditures (attualmente 600 voci e 125 miliardi di spesa).
La riforma fiscale prevede anche una flat tax per i dipendenti.
Riforma fiscale. Tasse a rate per le partite iva (emendamento approvato)
I suddetti obiettivi passano anche dalla conferma del c.d. principio di progressività dell’Irpef nonchè un alleggerimento del carico fiscale.
A tal proposito, con uno degli emendamenti alla legge delega sulla riforma fiscale approvati in Commissione Finanze della Camera il 20 giugno 2023, viene prevista un’importante novità in materi di pagamento delle imposte.
A oggi, come riportato anche sul portale dell’Agenzia delle entrate, i soggetti che devono applicare gli Indici sintetici di affidabilità (Isa) e i soggetti che rientrano nel regime forfetario, pagano gli acconti delle imposte con:
- un unico versamento entro il 30 novembre se l’importo totale dovuto non supera 206 euro;
- in due rate di pari importo entro le stesse scadenze previste per gli altri contribuenti (30 giugno e 30 novembre).
Nel complesso il saldo anno N e l’eventuale prima rata di acconto n+1, devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione. Oppure entro i successivi 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%. La scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è invece il 30 novembre. In unica soluzione.
Proprio rispetto alla scadenza del 30 novembre, l’emendamento citato prevede la possibilità di rateizzare il 2° acconto. Così come già avviene per il saldo e il primo acconto.
Si tratta di una novità molto importante che poi dovrà trovare posto in uno dei decreti legislativi con il quale si darà concreta attuazione alla riforma fiscale.
Riassumendo.
- In Commissione Finanze della Camera sono stati approvati alcuni emendamenti alla legge delega sulla riforma fiscale;
- uno di questi riguarda la modalità di pagamento del 2° acconto delle imposte che scade il 30 novembre dell’anno di presentazione della dichiarazione dei redditi;
- i soggetti titolari di partita iva potranno pagare a rate anche il secondo acconto delle imposte.