La Legge di Bilancio 2021 ha previsto interessanti novità per il corrente anno: dal bonus assunzioni alla proroga e liberalizzazione dei contratti a termine.
Con l’emergenza pandemica in atto e con la perdita di numerosi posti di lavoro a ca usa della crisi innescata dal virus cinese si torna a parlare di flessibilità dei contratti di lavoro.
PD, Lega e Forza Italia chiedono al Governo nuove misure per incentivare le aziende a riprendere ad assumere nuove forze di lavoro almeno a tempo determinato.
Riforma Lavoro: la disciplina del contratto a tempo determinato
Per quanto concerne la disciplina del contratto a tempo determinato si ipotizzano le seguenti modifiche:
- prevedere incentivi contributivi anche per le assunzioni di personale temporaneo
- eliminare le causali obbligatorie per l’utilizzo del contratto a tempo determinato
- allungare a 36 mesi il periodo massimo in luogo degli attuali 2 anni
- abolire la contribuzione addizionali.
La sottosegretaria al Lavoro, Tiziana Nisini (Lega), sottolinea e chiede che in una fase come quella in cui stiamo vivendo
“vanno allargate le maglie della flessibilità concedendo ai lavoratori qualsiasi opportunità di lavoro subordinato anche se a termine”.
Riforma Lavoro: Proroga rinnovo contratti a termine senza causale
Per quanto concerne la riforma del lavoro, la Legge di Bilancio 2021 ha previsto la proroga del rinnovo dei contratti a termine per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta.
Si possono rinnovare i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato anche in deroga alle disposizioni sul numero massimo delle proroghe e sulla durata massima di 3 anni almeno per i rapporti instaurati entro il 31 dicembre 2022.
Riforma Lavoro: contratto di espansione
Con la Legge di Bilancio 2021 è stato ridefinito il contratto di espansione esteso anche alle imprese con almeno 250 dipendenti.
Il nuovo contratto di espansione prevede che per le imprese con oltre mille dipendenti si proceda a un’assunzione con lo sconto Naspi.
Riforma contratti a termine
Per quanto concerne i contratti a termine, i rinnovi possono essere al massimo quattro, per un tempo massimo di 24 mesi.
Se un contratto di lavoro a termine dura oltre 12 mesi in assenza della causale, si trasforma a tempo indeterminato a partire dalla data di superamento del termine di un anno.
I nuovi contratti devono rispettare fin da subito le regole di automatismo, mentre è stata inserita una clausola di transizione ai rinnovi e alle proroghe fino al 31 ottobre 2018.