Il part time agevolato previsto nella riforma pensioni, darebbe la possibilità a molti lavoratori prossimi al pensionamento di poter scegliere il lavoro a tempo parziale. Cosa comporterebbe questa scelta sulla retribuzione in busta paga? La simulazione che riporteremo, su stipendi compresi tra 25mila e 100mila euro l’anno, è stata effettuata dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro sulle previsioni del nuovo part time per la pensione anticipata introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 e di cui il Ministero del Lavoro ha appena firmato la circolare applicativa.
Si ricorda che il part time agevolato per i lavoratori prossimi alla pensione prevede un part time compreso tra il 40 e il 60% e prevede uno stipendio netto in cui confluiranno anche i contributi che il datore di lavoro avrebbe dovuto pagare se il lavoratore avesse continuato con orario di lavoro pieno. Con questa anticipazione, inoltre, non sono previste penalizzazioni per il lavoratore una volta raggiunti i requisiti di pensionamento, poichè l’assegno pensionistico sarebbe corrisposto interamente. Per un lavoratore con una retribuzione lorda annua di 25mila euro, circa
1450 euro netti al mese, , una richiesta di part time per la pensione al 60% porterebbe la retribuzione in busta paga a 1170 euro al mese poichè finirà in busta paga anche la quota di contributi annui in carico al datore di lavoro (2380 euro l’anno). Se, invece, sceglierà un part time al 50% la retribuzione netta mensile sarà di 1092 euro mentre il costo per l’azienda salirà a 2976 euro. Per un lavoratore che percepisce uno stipendio annuo lordo di 45mila euro (circa
2200 euro mensili) il part time al 60% porterà la retribuzione in busta paga a 1860 euro e all’azienda un costo pari a 4285 euro annui. Se lo stesso lavoratore scegliesse, invece, il part time al 50% la retribuzione netta mensile sarebbe di 1752 euro e il costo per l’azienda di 5357 euro annui.
Per un manager o un dirigente che percepisce una retribuzione annua pari a 100mila euro lordi, ovvero uno
stipendio netto di circa 4350 euro, il part time al 60 porterebbe la retribuzione mensile a 3530 euro, confluirebbero in busta paga i contributi dovuti dal datore di lavoro pari a 9524 euro l’anno. Se scegliesse, invece, il part time al 50% lo stipendio netto mensile sarebbe di 3325 euro mentre il costo per l’azienda di 11.905 euro annui. Questa tipologia di part time agevolato interessa, però, soltanto i dipendenti del settore privato che maturerebbero il requisito alla pensione piena entro la fine del 2018