Per la riforma delle pensioni nel 2023 a giochi fatti per il 2022, i lavoratori corrono tutti questi rischi. Dall’ulteriore innalzamento dell’età pensionabile per le pensioni anticipate con il sistema delle quote. Al calcolo della pensione con il sistema contributivo pieno. E passando per il rischio, nel caso limite, di un ritorno dello scalone della riforma Fornero. Così come è riportato in questo articolo.
Perché per la riforma pensioni nel 2023 c’è stata una partenza falsa. Quella relativa allo sciopero generale, contro la manovra finanziaria del Governo Draghi, che è stato proclamato dalla Cgil e dalla Uil.
Riforma delle pensioni nel 2023 a giochi fatti per il 2022, i lavoratori corrono tutti questi rischi
Inoltre, per la riforma delle pensioni nel 2023 a giochi fatti per il 2022, c’è anche il rischio di una revisione del sistema previdenziale pubblico che potrebbe anche non venire alla luce nei tempi previsti. E questo perché, ad oggi, non è da escludere un altro rischio. Ovverosia, quello di elezioni politiche anticipate dopo l’elezione del Presidente della Repubblica.
In caso di un nuovo Governo, la riforma pensioni nel 2023 a giochi fatti per il 2022, di conseguenza, potrebbe prendere tutta un’altra piega. Ovverosia, le misure strutturali potrebbero essere profondamente diverse da quelle che in questo momento ha in mente di mettere a punto il Governo Draghi.
Sul ritiro dal lavoro gli occupati in Italia corrono tutti questi rischi
Ecco perché, aspettando l’eventuale riforma delle pensioni nel 2023 a giochi fatti per il 2022, il prossimo potrebbe essere un anno chiave per il ritiro dal lavoro. Senza aspettare l’anno successivo quando le misure potrebbero essere più stringenti. Ragion per cui, per chi avrà i requisiti di accesso, è d’obbligo valutare nel 2022 l’eventuale uscita dal lavoro con le anticipate.