Quota 102 è destinata a sostituire quota 100 nella prossima riforma pensioni. E’ tutta una questione di soldi che non si riesce a reperire (mentre per salvare le banche in crisi si trovano sempre).
Il governo Draghi ha proposto (e imposto) al Parlamento di andare avanti sulla eliminazione di quota 100 e Opzione Donna con il ritorno graduale alle regole Fornero. Passando appunto da quota 102 che prevede il pensionamento a 64 anni.
Quota 102 al posto di quota 100, chi paga il conto
Viene da domandarsi a questo punto chi pagherà il conto di quota 102 nella riforma pensioni.
Molti lavoratori dipendenti del settore privato godranno, infatti, anche nel 2022 degli scivoli pensionistici. Potranno lasciare il lavoro 5 anni prima rispetto ai 67 previsti, grazie ai contratti di espansione che i datori di lavoro stipuleranno col governo.
Lo stesso dicasi per quei lavoratori che potranno beneficiare degli assegni straordinari a valere sui fondi esuberi di banche e assicurazioni. Per finire con l’isopensione che consente l’uscita dal lavoro fino a 7 anni prima.
La beffa per gli statali nella riforma pensioni
Per i dipendenti pubblici, nessuno scivolo. Sarà quota 102, cioè diritto alla pensione anticipata a 64 anni con almeno 38 di contributi versati.
Potrebbero salvarsi coloro che rientreranno in Ape Sociale (in pensione a 63 anni) che verrà estesa a una più vasta platea di lavoratori usuranti. Magari in maniera flessibile, a seconda della gravosità e della durata del lavoro.
Ma non sarà una pensione a tutti gli effetti, come lo era quota 100. In ogni caso, l’uscita dal lavoro a 62 anni per gli statali resterà solo un nostalgico ricordo del passato. Così chi matura i requisiti previsti da quota 100 il 1 gennaio 2022 dovrà attendere due anni in più per andare in pensione.
Non è un caso che le proteste dei sindacati sono state veementi, anche perché quota 102 aprirebbe le porte al pensionamento anticipato solo a 10.000 lavoratori il prossimo anno. Una platea molto ristretta rispetto a quanto dovrebbe garantire la riforma pensioni.