Se vogliamo farci un’idea di quanto sia pressante e opprimente la burocrazia in Italia, basta guardare cosa ci vuole per il rilascio della patente di guida. In particolare per un giovane che ha appena compiuto i 18 anni e intende conseguire il tanto ambito permesso per guidare l’automobile.
Ebbene l’Italia, da questo punto di vista, vanta il primato europeo e forse mondiale della complicazione amministrativa. Fra modelli da compilare, visite mediche, appuntamenti, esami da sostenere, bolli e tasse da pagare ci troviamo in un vero e proprio ginepraio burocratico.
Cosa serve per il rilascio della patente di guida
Ma vediamo bene come si presenta la questione. Chi decide di sostenere l’esame da privatista dovrà occuparsi da solo di numerose e complicate pratiche burocratiche. Il primo passo è quello di recarsi alla motorizzazione civile per presentare la domanda di iscrizione all’esame per il conseguimento della patente B.
Gli uffici rilasciano il modello TT 2112, scaricabile anche dal Portale dell’Automobilista, da compilare inserendo i dati personali e quelli del veicolo che si utilizzerà per l’esame di guida. A corredo servono 3 foto tessere recenti, documento d’identità valido, codice fiscale e la certificazione medica di idoneità alla guida. Il tutto dovrà essere presentato di persona agli uffici della motorizzazione civile per prenotare l’esame di teoria.
La parte imbarazzante riguarda il certificato medico. Per ottenerlo bisogna prenotare la visita presso il medico abilitato per la verifica dell’idoneità psico-fisica alla guida. E qui viene il bello, perché per fare la visita occorre presentare un altro certificato medico, quello anamnestico per la patente che solitamente è rilasciato dal medico di base. Insomma, due certificati medici in tutto.
I costi della burocrazia per il rilascio della patente
A corredo di questo percorso occorre effettuare i relativi pagamenti e versamenti di bolli e diritti. I pagamenti devono essere fatti solo attraverso il sistema PagoPA per il quale sono previste normalmente delle commissioni per ogni incasso. Vediamo in dettaglio i vari balzelli:
- Iscrizione bollettino prestampato c/c 9001 26,40 euro
- Iscrizione esame teoria bollettino prestampato c/c 4028 16,00 euro
- 4 foto in formato tessera 6,00-10,00 euro
- Certificato medico anamnestico 40,00-100,00 euro
- Certificato medico patente 42,00 euro
- Marca da bollo per certificato medico 16,00 euro
- Iscrizione esame guida bollettino prestampato c/c 4028 16,00 euro
I costi dell’autoscuola
A questi costi bisogna poi sommare quelli delle esercitazioni alla guida che sono obbligatorie per un minimo di 6 ore. E’ necessario quindi rivolgersi a un’autoscuola che mette a disposizione l’auto con doppi pedali e istruttore che rilascerà apposita certificazione da presentare in motorizzazione al termine delle esercitazioni.
Il costo è variabile, ma solitamente si aggira intorno ai 300-400 euro. Costi che lievitano se l’esame di pratica sarà sostenuto con lo stesso mezzo messo a disposizione dell’autoscuola. Per la sede dell’esame è stato specificato che un candidato privatista deve fare l’esame in motorizzazione. Se vuole farlo nel circuito di un’autoscuola, invece, deve procedere al cambio di codice (ma quale codice?) e pagare un altro balzello.
Insomma, un vero e proprio incubo che fa desistere i giovani privatisti a fare da sé e a rivolgersi alle autoscuole con notevole aggravio di costi e spese da sostenere.
Riassumendo…
- Ottenere la patente di guida da privatista è molto complicato in Italia.
- Decine di passaggi burocratici e adempimenti vari da svolgere prima di fare l’esame.
- Due visite mediche, una il doppione dell’altra.
- Almeno sette pagamenti da effettuare prima di presentare la domanda in motorizzazione.
- 6 ore di guida obbligatorie in autoscuola.