Dicembre rappresenta un mese significativo per molte famiglie italiane, caratterizzato dall’arrivo della tredicesima e da eventuali bonus natalizi. Tuttavia, per alcuni contribuenti, può essere anche il periodo in cui si concretizza il rimborso IRPEF relativo al modello 730/2024 (anno d’imposta 2023). In particolare, per coloro che lo hanno presentato nella modalità “senza sostituto d’imposta”.
Questa situazione, infatti, si verifica quando il credito fiscale non è stato liquidato direttamente nella busta paga o nella pensione, ma viene gestito dall’Agenzia delle Entrate.
Rimborso 730/2024 diretto dall’Agenzia delle Entrate
Quando si presenta il modello 730/2024 senza un sostituto d’imposta, il rimborso IRPEF è erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate. La tempistica per ricevere l’importo spettante varia sensibilmente e può andare dai sei mesi fino a un anno (o oltre) dalla data di presentazione della dichiarazione.
Ad esempio, chi ha inviato il proprio 730 a giugno 2024 potrebbe vedere accreditato il rimborso entro la fine dell’anno o nei primi mesi del successivo.
Fattori che influenzano i tempi di rimborso
Le tempistiche di rimborso fiscale non sono uniformi per tutti i contribuenti e dipendono principalmente da due elementi:
- Importo del rimborso: somme superiori a 4.000 euro potrebbero richiedere una verifica aggiuntiva da parte dell’Agenzia delle Entrate, che si traduce in tempi più lunghi per l’erogazione. Questo controllo preventivo è previsto dalla normativa vigente per evitare possibili irregolarità o errori.
- Modalità di pagamento: i contribuenti che hanno comunicato il proprio IBAN all’Agenzia delle Entrate ricevono il rimborso con maggiore celerità, grazie all’accredito diretto sul conto corrente. In caso contrario, l’Agenzia provvede all’emissione di un assegno vidimato, inviato al domicilio del contribuente. Tale assegno deve poi essere riscosso presso un ufficio postale, un passaggio che può allungare ulteriormente i tempi complessivi.
Rimborsi 730/2024 l’importanza della comunicazione IBAN
Per ottimizzare i tempi di rimborso, è fondamentale che il contribuente proceda (se non già fatto) a comunicare il proprio IBAN all’Agenzia delle Entrate.
La registrazione dell’IBAN consente un’erogazione più rapida e sicura, evitando eventuali disagi legati all’invio e alla riscossione degli assegni. Attraverso la stessa area è anche possibile variare un IBAN comunicato in precedenza.
I contribuenti possono, comunque, verificare lo stato della propria situazione sui rimborsi fiscali accedendo al portale dell’Agenzia delle Entrate. Nell’area riservata è possibile controllare lo stato di avanzamento del rimborso e ottenere eventuali comunicazioni riguardanti la propria posizione fiscale. Questo strumento si rivela particolarmente utile per chi attende somme significative o ha presentato la dichiarazione senza sostituto d’imposta.
Riassumendo
- Rimborso 730/2024 diretto dall’Agenzia delle Entrate: tempistiche da sei mesi a un anno.
- Fattori principali: importo e comunicazione dell’IBAN influenzano i tempi di erogazione.
- Controlli preventivi: rimborsi superiori a 4.000 euro richiedono verifiche, con tempistiche più lunghe.
- IBAN essenziale: comunicazione dell’IBAN accelera il processo rispetto all’assegno vidimato.
- Monitoraggio online: stato del rimborso verificabile sul portale dell’Agenzia delle Entrate.