Se l’Agenzia delle entrate attiva i controlli preventivi sulle dichiarazioni 730, deve avvisare il contribuente del blocco dei rimborsi 730. Il canale di invio della comunicazione può variare a seconda se la dichiarazione è stata trasmessa direttamente dal contribuente o tramite Caf/intermediario abilitato. Infatti, i controlli preventivi trovano applicazione anche in riferimento alle dichiarazioni 730 precompilato o ordinario presentato tramite Caf o professionista abilitato.
In questi giorni sono diversi i quesiti ricevuti in redazione su ritardi nei rimborsi risultanti dal 730/2021.
I controlli preventivi sul 730
I controlli preventivi sul 730 sono disciplinati dall’art.
La norma ammette i suddetti controlli, nel caso di presentazione della dichiarazione 730 (ordinario o precompilato) direttamente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale:
- con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta,
- che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate,
- ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.
Con il provvedimento, Prot. n. 2021/125708 del 24 maggio 2021, l’Agenzia delle entrate ha individuato gli elementi di incoerenza in presenza dei quali possono scattare i controlli preventivi sul 730-201, con esito a rimborso.
Rimborsi 730: il Fisco invia gli avvisi sul blocco dei pagamenti
Se l’Agenzia delle entrate attiva i controlli preventivi sulle dichiarazioni 730, deve avvisare il contribuente del blocco dei rimborsi 730.
Infatti, il rimborso che risulta spettante al termine del controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione. Ovvero dalla data della trasmissione. Se questa è successiva a detto termine.
In base a quanto riportato nella circolare n°4/2018:
- per le dichiarazioni 730 precompilate presentate direttamente via web, incluse le dichiarazioni 730 in cui sia indicato l’INPS come sostituto d’imposta, l’Agenzia delle entrate informa il contribuente mediante un avviso nell’area autenticata e un messaggio di posta elettronica (si considera l’indirizzo e-mail necessariamente indicato dal contribuente per la presentazione diretta del 730);
- se invece il contribuente ha presentato il 730 tramite il proprio sostituto d’imposta, per il tramite di un CAF o commercialista di fiducia, l’Agenzia delle entrate informa il soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale.
Quest’ultimo è tenuto a comunicare al contribuente l’attivazione dei controlli preventivi.
Attenzione, nella suddetta circolare, è specificato che il Caf/professionista non deve in nessun caso comunicare al sostituto d’imposta il risultato contabile di una dichiarazione assoggettata al controllo preventivo. Per evitare che siano effettuati i rimborsi, con i controlli preventivi in essere.