L’uso del bancomat e delle carte di credito sarà incentivato mediante bonus: i rimborsi potranno arrivare fino a 300 euro l’anno. Il Governo riprende la lotta al contante mettendo a punto il piano“Italia Cashless” . Ad oggi si tratta di una proposta allo studio ma già la notizia sta suscitando molto interesse. Potrebbe essere la strada giusta per sensibilizzare anche il nostro Paese, fanalino di coda dei pagamenti elettronici, all’uso del POS anche per importi medio-bassi? I tempi di introduzione del bonus bancomat sarebbero abbastanza brevi: i primi rimborsi potrebbero arrivare già da dicembre 2020.
Bonus bancomat:per quali spese e dopo quante operazioni
La prima regola è che il rimborso sul cashless spetta a chi spende almeno 3.000 euro. Ma l’obiettivo è anche spingere all’uso di sistemi elettronici anche per importi più bassi, i cd micropagamenti. All’estero è una cosa normale pagare un caffè con la carta di credito. Qui da noi questa mentalità ancora non si è radicata: in parte perché un espresso costa meno direte, si, ma la verità è anche che gli esercenti troverebbero svantaggiosa l’operazione. Più probabile che ve lo offrano il caffè!
Ecco perché, nel frattempo, la lotta al contante sta generando anche la corsa degli operatori per convenzionare i negozi all’uso del pos. Il Governo sta valutando parallelamente un modo per rendere più agevole l’uso del pos per gli esercenti. L’ultima strada preferisce gli incentivi al taglio delle commissioni, o così sembrerebbe. Tornando ai micropagamenti, il bonus potrebbe scattare solo dopo un tot di operazioni. Da quella soglia, sarebbe riconosciuto il 10% della spesa, fino a 3.000 euro. Ecco dunque che il bonus potrebbe arrivare a 300 euro l’anno.
Il piano Italia cashless prevede anche detrazioni fiscali per le prestazioni pagate con carte e l’esenzione fiscale per chi usa i buoni pasto elettronici.