Rimborsi fiscali sprint per quei contribuenti che non hanno più un datore di lavoro, i disoccupati, grazie al nuovo modello 730 “situazioni particolari”. Ecco come chiederli e ottenerli.
Rimborsi fiscali per 400mila disoccupati: come averli senza sostituto di imposta?
In considerazione della grave situazione di crisi economica che stiamo attualmente vivendo, tanti sono i contribuenti che possono ritrovarsi senza un datore di lavoro e quindi senza un sostituto di imposta che possa chiedere i rimborsi fiscali. Una situazione in cui, secondo le stime ufficiali della Consulta dei Caf, si ritrovano circa 400mila contribuenti (si veda il nostro articolo Rimborsi fiscali a settembre per 400mila disoccupati).
Rimborsi fiscali sprint con il mod 730 situazioni particolari
Per ovviare a questa situazione il decreto “del fare”, il D.L. 69 del 2013 all’articolo 51 bis comma 4, ha introdotto il mod 730 “situazioni particolari”. Questo modello può essere presentato da quei soggetti titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati che non hanno potuto presentare il modello 730 ordinario in mancanza di un sostituto d’imposta che potesse effettuare il conguaglio. È questo il caso, ad esempio, dei contribuenti che hanno cessato il rapporto di lavoro senza trovare un nuovo impiego. Per i soli soggetti per i quali emerge, per l’anno 2012, un complessivo credito d’imposta, è possibile la presentazione quest’anno del modello 730 “Situazioni particolari”, in modo da ottenere in tempi rapidi il rimborso delle imposte.
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Quando presentare il mod 730 situazioni particolari
Con tale modello ( si rinvia al nostro articolo 730 “situazioni particolari”, tutto sulla dichiarazione dei redditi per chi rimane senza lavoro) si possono così ottenere in tempi celeri i legittimi rimborsi fiscali delle imposte versate in più. In particolare dal 2 al 30 settembre 2013, infatti, chi ha percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati nel 2012 ma nel frattempo ha perso il posto di lavoro può presentare il modello 730 a un Caf o a un intermediario abilitato.
Come vengono erogati i rimborsi fiscali?
E’ la stessa Agenzia delle entrate con la circolare n. 28/E a spiegare le modalità di erogazione dei rimborsi fiscali. In essa si legge che i contribuenti che vogliono ottenere l’accredito dei rimborsi fiscali sul conto corrente bancario o postale, accelerando i relativi tempi di erogazione, e che non hanno ancora comunicato il codice IBAN, possono farne richiesta tramite apposito modello reperibile nel sito dell’Agenzia delle entrate alla pagina: Cosa devi fare-Richiedere-Rimborsi-Accredito rimborsi su conto corrente. Nel modello suddetto vanno indicati i dati relativi a un conto corrente intestato o cointestato al beneficiario del rimborso. In particolare, è necessario riportare il codice IBAN. Detto codice può essere richiesto alla propria banca o desunto dall’estratto conto che periodicamente la propria banca invia al domicilio dei suoi clienti.
Il modello per comunicare il codice IBAN deve essere presentato dal contribuente direttamente:
– in via telematica, se il contribuente è in possesso di pincode, tramite la specifica applicazione a disposizione sul sito dell’Agenzia delle entrate;
– presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, che provvederà ad acquisire le coordinate del conto corrente del richiedente. In questo caso, anche al fine di evitare errori di trascrizioni del codice, è opportuno che il contribuente porti con sé un documento della propria banca (estratto conto, libretto di conto corrente) dal quale risulti in modo intellegibile l’IBAN.
Le modalità di erogazione dei rimborsi fiscali per i disoccupati, sopra descritte, sono le uniche previste per comunicare il codice IBAN all’Agenzia delle entrate. In assenza di tale comunicazione da parte del contribuente, l’erogazione dei rimborsi sarà effettuata con le altre modalità previste dal decreto ministeriale 29 dicembre 2000.