Dopo il via libera del Senato, dello scorso 2 agosto 2023, è arrivato, il 4 agosto, anche l’ok definitivo da Montecitorio (Camera) al disegno di legge delega (DDL) per la riforma fiscale. Una riforma che adesso dovrà essere messa in campo nel giro di 24 mesi.
Il DDL fissa i punti su cui il legislativo è chiamato ad emanare decreti che daranno vita al cambiamento del sistema fiscale del nostro Paese. Semplificazione, razionalizzazione e revisione degli adempimenti dichiarativi. Sono questi i tre punti principali su cui deve basarsi la riforma.
Una riforma che interesserà l’IRPEF, la tassazione delle imprese, l’IVA, il superamento (graduale) dell’IRAP e la razionalizzazione di alcune imposte indirette (imposte registro, di successione e di bollo).
Si chiede di prevedere anche la riduzione dei tempi per i rimborsi. Un’accelerazione che non riguarderà, però, tutti i contribuenti ma solo alcuni.
I tempi attuali
A proposito di rimborsi, oggi i ristori che arrivano dall’Agenzia Entrate hanno tempi brevi solo se trattasi di quelli derivanti dal Modello 730 con sostituto d’imposta. In questi casi, chi va a credito e sceglie la strada del rimborso, invece che della compensazione, lo ottiene già nello stesso anno di presentazione del modello dichiarativo. In particolare lo riceve:
- in busta paga, da luglio, se lavoratore dipendente;
- nel cedolino pensione, da agosto/settembre, se pensionato.
Coloro che, invece, fanno la dichiarazione con il Modello Redditi oppure con Modello 730 senza sostituto d’imposta, riescono a velocizzare i rimborsi solo se hanno comunicato l’IBAN all’Agenzia Entrate. In tale circostanza l’accredito, riesce ad arrivare nel giro di 6 – 12 mesi, se non ci sono intoppi. Se manca l’IBAN, invece, arriva l’assegno vidimato a domicilio che dovrà essere poi portato all’incasso. In questo caso passa più di un anno prima di avere l’assegno.
Rimborsi fiscali più veloci per gli “affidabili”
Tra i principi che il legislativo è chiamato ad adottare nella riforma fiscale, ne è stato inserito uno che riguarda proprio i rimborsi.
In dettaglio, si chiede al governo italiano di adottare provvedimenti che prevedano di
rafforzare i regimi premiali attualmente vigenti, inclusa la possibile riduzione dei tempi di rimborso dei crediti fiscali, per i contribuenti che presentano alti livelli di affidabilità fiscale.
Dunque, rimborsi in tempi più brevi ma solo per coloro che saranno considerati “fiscalmente” affidabili. Un’affidabilità fiscale, si legge nel dossier al DDL, misurata anche sulla base degli indicatori statistico economici utilizzati per la definizione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA).
In conclusione, più affidabilità fiscale più velocità nell’erogazione dei rimborsi da parte dell’Amministrazione finanziaria.
Riassumendo…
- prima il Senato (il 2 agosto 2023) e poi la Camera (il 4 agosto 2023) hanno approvato in via definitiva il disegno di legge delega per la riforma fiscale
- il governo dovrà adesso adottare, entro 24 mesi, i decreti legislativi che attuino la riforma
- una riforma fiscale che interesserà l’IRPEF, la tassazione imprese, l’IVA, l’eliminazione graduale dell’IRAP e la razionalizzazione di alcune altre imposte indirette
- si chiede al governo anche di accorciare i tempi dei rimborsi per i contribuenti che saranno considerati fiscalmente “affidabili”.