Quando un contribuente viene a mancare, i suoi eredi devono affrontare diverse questioni burocratiche, tra cui la verifica dell’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno di imposta in cui è avvenuto il decesso. Anche se il deceduto non era tenuto a presentare la dichiarazione, può essere vantaggioso farlo per recuperare eventuali spese sostenute e maturare un credito IRPEF.
Quindi, gli eredi devono innanzitutto determinare se il defunto era obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno in cui è avvenuto il decesso.
Rimborso agli eredi: il decesso dopo il Modello 730
Può accadere che il deceduto abbia già presentato il Modello 730 con sostituto d’imposta prima di morire, senza però ricevere il rimborso in busta paga perché il decesso è avvenuto prima del pagamento.
Ad esempio, consideriamo il caso del sig. Antonio che ha presentato il Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) a maggio 2023, aspettandosi il rimborso a luglio, ma è deceduto a giugno 2023. In tale situazione, il datore di lavoro non ha potuto effettuare il rimborso in busta paga e gli eredi possono recuperare questo credito nella dichiarazione dei redditi 2024 (anno d’imposta 2023) che presenteranno per conto del defunto.
Il recupero del credito IRPEF per gli eredi
In una circostanza simile a quella del sig. Antonio appena illustrata, gli eredi possono procedere in due modi per recuperare il credito IRPEF del defunto:
- presentazione del Modello 730 senza sostituto d’imposta: gli eredi possono presentare la dichiarazione per l’anno d’imposta 2023 tramite il Modello 730/2024 senza sostituto d’imposta, entro il 30 settembre 2024. Basta che lo faccia uno solo degli eredi il quale deve indicare l’importo del credito IRPEF non rimborsato al rigo F3 (Eccedenze risultanti dalla precedente dichiarazione);
- utilizzo del Modello Redditi PF: in alternativa, è possibile presentare la dichiarazione del defunto utilizzando il Modello Redditi Persone Fisiche 2024 (anno d’imposta 2023), riportando l’importo del credito non rimborsato al rigo RN36 colonna 2.
Procedura di rimborso agli eredi
L’Agenzia delle Entrate, sulla base della dichiarazione presentata dall’erede, provvederà al rimborso del credito IRPEF spettante a tutti eredi, secondo la quota ereditaria di ciascuno.
Tuttavia, gli eredi hanno la facoltà di comunicare all’Agenzia delle Entrate la rinuncia al rimborso utilizzando il servizio web disponibile nell’Area riservata del sito dell’Agenzia. Se ci sono più eredi, ciascuno può scegliere di rinunciare al rimborso senza che questa decisione influenzi la scelta degli altri.
Considerazioni e consigli
In conclusione, dunque, è essenziale che gli eredi siano consapevoli delle loro responsabilità in merito alla gestione delle questioni fiscali del defunto. La presentazione della dichiarazione dei redditi e la gestione del rimborso IRPEF sono operazioni cruciali che possono avere impatti significativi.
Pertanto, è consigliabile che gli eredi, qualora abbiano dubbi, si avvalgano dell’assistenza di un professionista fiscale per garantire la corretta gestione di questi adempimenti e per massimizzare i benefici fiscali a cui potrebbero avere diritto.
Il “rimborso agli eredi” non è solo una questione di diritto. Ma anche di corretta gestione e consapevolezza delle opportunità fiscali derivanti dalla dichiarazione dei redditi del defunto. Seguendo attentamente le procedure e le scadenze previste, gli eredi possono assicurarsi di ottenere i crediti IRPEF spettanti. E ciò evitando complicazioni e ottimizzando le risorse economiche disponibili.
Riassumendo…
- gli eredi devono verificare l’obbligo di dichiarazione dei redditi del defunto per l’anno del decesso.
- anche se non obbligatorio, può convenire presentare la dichiarazione per recuperare spese e crediti IRPEF
- gli eredi presentano la dichiarazione del defunto usando Modello 730 senza sostituto o Modello Redditi PF
- se il defunto non ha ricevuto il rimborso in busta paga, gli eredi possono recuperarlo nella dichiarazione redditi presentata per conto del deceduto
- l’Agenzia delle Entrate rimborsa il credito IRPEF automaticamente in base alla quota ereditaria di ciascun erede
- gli eredi possono rinunciare al rimborso comunicandolo all’Agenzia tramite il servizio web dedicato.