Il bollo auto non è sempre oggetto di pagamento. Esiste, infatti, anche l’altro lato della medaglia. Ossia il rimborso bollo auto.
Vediamo come e quando lo si può avere.
Rimborso bollo auto: i casi in cui si può fare domanda
Il rimborso bollo auto può essere richiesto solo in specifici casi. In dettaglio, ciò può avvenire in queste ipotesi:
- doppio pagamento di un bollo di competenza di uno stesso anno
- pagamento di un importo in più rispetto a quanto effettivamente dovuto
- bollo pagato nonostante non era dovuto (in tutto o in parte).
Il rimborso non è automatico ma occorre presentare apposita richiesta alla Regione di competenza (il bollo è di competenza regionale).
Le Regioni possono stabilire importi minimo per il rimborso. Ad esempio, la Regione Campania stabilisce che non si procede a rimborsi di somme pari o inferiori a 30 euro.
La documentazione da allegare alla domanda
Attualmente, chi intende presentare domanda di rimborso bollo auto, deve allegarvi la seguente documentazione:
- se il rimborso è chiesto per doppio pagamento:
- originale della ricevuta di versamento del bollo da rimborsare
- fotocopia della ricevuta di versamento del bollo valido
- fotocopia della carta di circolazione
- in caso rimborso per pagamento di un importo maggiore rispetto al dovuto
- fotocopia della ricevuta di versamento del bollo pagato in eccesso
- fotocopia della carta di circolazione
- nell’ipotesi di rimborso per versamento non dovuto
- originale della ricevuta di versamento del bollo da rimborsare
- fotocopia dell’atto da cui risulti che il pagamento non è dovuto (es.: denuncia di furto, copia dell’atto di vendita, certificato di avvenuta consegna per la demolizione, ecc.).
Il rimborso avviene secondo la modalità che si è indicato nella domanda (c/c postale, bancario, assegno circolare, ecc.).
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