Rimborso Irpef in busta paga ad agosto: a chi spetta e come funziona

L'Agenzia delle Entrate accrediterà direttamente in busta paga l'eventuale rimborso Irpef spettante a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi.
3 anni fa
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pensioni

Per molti lavoratori quest’anno lo stipendio di agosto potrebbe essere maggiore del solito. Anche nel 2021, infatti, l’Agenzia delle Entrate accrediterà direttamente in busta paga l’eventuale rimborso Irpef spettante a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi. L’importo è pari alle detrazioni spettanti ai fini dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, e varia a seconda del reddito percepito (da un minimo di 690 euro a un massimo di 1880 euro).

Rimborso Irpef in busta paga: a chi spetta

I beneficiari del rimborso Irpef di agosto 2021 saranno, come accennato sopra, i titolari di busta paga, vale a dire tutti i lavoratori dipendenti.

Dal tipo di contratto (giorni-ore di lavoro durante l’anno) dipenderà il tipo di rimborso. Per i lavoratori con reddito pari o superiore a 55 mila euro, per esempio, il rimborso è pari a zero, poiché sopra una certa soglia reddituale l’Agenzia delle Entrate non riconosce questo tipo di detrazioni al dipendente.

Come funziona il rimborso Irpef in busta paga: gli importi riconosciuti ad agosto 2021

Il rimborso Irpef in busta paga sarà versato automaticamente dal datore di lavoro (in quanto sostituto di imposta) al proprio dipendente. Il lavoratore che ha diritto a riceverlo, quindi, non deve fare alcuna domanda. Ma sarà l’Agenzia delle Entrate a riconoscere le detrazioni spettanti, tradotte poi in importi maggiori sullo stipendio di agosto 2021.

Come già detto sopra, il “bonus” di agosto in busta paga diminuirà al crescere del reddito complessivo del lavoratore, fino ad azzerarsi in presenza di un reddito pari o superiore alla soglia dei 55mila euro.

Nello specifico, dall’importo minimo riconosciuto (690 euro) all’importo massimo (1880 euro), le detrazioni saranno pari a:

  • 690 euro nella misura minima;
  • 1.380 euro per i lavoratori con contratto a tempo determinato e reddito non superiore a 8mila euro;
  • 978 euro per i lavoratori con contratto a tempo determinato e reddito compreso tra 8mila e 28mila euro;
  • 1.800 euro ai lavorati ai quali viene riconosciuto l’importo massimo.

I contribuenti possono richiedere l’accredito diretto sul conto corrente (postale o bancario), ma solo dopo aver inoltrato specifica richiesta all’Agenzia delle Entrate.

Sul sito ufficiale AE è possibile scaricare il “modulo per l’accredito su conto corrente bancario o postale dei rimborsi fiscali – persone fisiche”. Si tratta di un documento dove vanno indicati i dati per ottenere i rimborsi d’imposta e le altre somme da erogare con accredito su conto corrente. L’indicazione di dati non veritieri nello stesso può far incorrere in sanzioni di carattere penale.

Inoltre, indicando il numero di telefono o di cellulare e l’indirizzo di posta elettronica potrà ricevere dall’Agenzia delle Entrate, gratuitamente, informazioni e aggiornamenti su scadenze, novità, adempimenti e servizi offerti. In alternativa, la richiesta di accredito può essere fatta tramite l’app ufficiale (allegando PEC). Il contribuente, infine, può recarsi presso qualsiasi ufficio Territoriale. Sia nel caso di invio telematico che in presenza, alla richiesta va allegata la copia di un documento di identità del contribuente e, in caso di delega, anche del soggetto delegato, entrambi in corso di validità.

 

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