Rimborso IRPEF da dichiarazione redditi, le regole per chi non ha conto corrente

Il rimborso IRPEF da dichiarazione redditi è veloce se con accredito sull’IBAN. E se il contribuente non ha un conto corrente?
2 anni fa
1 minuto di lettura
730 spese irpef badante
Foto © Licenza Creative Commons

Quando si fa la dichiarazione redditi ci sono due motivi. La fa o perché si è obbligati a farla o perché conviene farla.

A volte, infatti, pur se non obbligati è conveniente fare la dichiarazione redditi per far valere eventuali oneri detraibili o deducibili (detrazione spese sanitarie, interessi mutuo abitazione principale, ecc.). Detrazioni e deduzioni che permettono di maturare un credito IRPEF che può essere chiesto in compensazione o che può essere chiesto a rimborso.

Laddove si fa la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello 730 con sostituto d’imposta ed il credito IRPEF è chiesto a rimborso, tale rimborso è fatto direttamente dal sostituto d’imposta (azienda) in busta paga (se lavoratore dipendente) o cedolino pensione (se pensionato).

L’operazione è fatta a luglio (se dipendente) oppure ad agosto/settembre (se pensionato). Quindi, è un qualcosa di quasi immediato.

Quando, invece, la dichiarazione redditi è fatta con 730 senza sostituto d’imposta o tramite Modello Redditi, allora il rimborso del credito IRPEF sarà predisposto e fatto direttamente dall’Agenzia Entrate.

Il rimborso IRPEF senza conto corrente

Per chi deve avere il rimborso IRPEF da dichiarazione redditi direttamente dall’Agenzia Entrate è consigliabile comunicare alla stessa Agenzia le coordinate del proprio conto corrente (bancario o postale che sia). In questo modo il rimborso sarà più veloce ed arriverà direttamente con accredito sul conto. Ci vorrà qualche mese ma il tutto sarà più veloce.

Coloro che, invece, non hanno un conto corrente o semplicemente, pur avendolo, non vogliono o dimenticano di comunicare le coordinate, riceveranno il rimborso tramite titoli di credito a copertura garantita emessi da Poste Italiane. In pratica il contribuente riceverà, per raccomandata, presso il proprio domicilio fiscale, un assegno vidimato. Tale assegno potrà poi essere riscosso presso qualsiasi ufficio postale.

Come comunicare l’IBAN al fisco

Chi, non ancora avendolo fatto, vuole comunicare all’Agenzia Entrate le coordinate del proprio conto corrente (IBAN), può farlo sempre con una delle seguenti modalità:

  • collegandosi al sito dell’Agenzia delle Entrate ed accedendo all’area riservata con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. Nella prima pagina “La mia scrivania” occorre selezionare “Servizi per” – “Richiedere” – “Accredito rimborso ed altre somme su c/c” (e seguire le istruzioni)
  • via PEC senza possibilità di delega (il modello di comunicazione IBAN deve essere firmato digitalmente. Trovi qui gli indirizzi PEC).
  • direttamente presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate esibendo un tuo documento d’identità in corso di validità, la cui fotocopia andrà allegata al modello stesso.

Come detto già, per velocizzare il rimborso è consigliabile comunicare l’IBAN.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Calcolo della pensione in base allo stipendio
Articolo precedente

La dura legge della Quota 103: un solo giorno di lavoro fa saltare la pensione per un anno

Imposta di bollo e interessi libretto risparmio postale.
Articolo seguente

Quanto si paga di imposta di bollo sul libretto di risparmio postale e qual è la ritenuta fiscale sugli interessi?