Rimborso Iva rifiuti o meglio dell’Iva sulla Tia ancora da risolvere. Il pagamento della tassa sui rifiuti ha comportato per molti consumatori il versamento contestuale dell’Iva al 10%, dichiarata poi, a più riprese, incostituzionale. Per alcuni contribuenti si tratta di una situazione irregolare protrattasi per dieci anni.
Iva sulla Tia? E’ incostituzionale
Già nel 2009 la Corte di Cassazione aveva chiarito che, essendo la TIA (Tassa sull’Igiene Ambientale) un tributo non è soggetto ad IVA.( Si vedano a tal proposito i nostri articoli Rimborso Iva tassa rifiuti: la parola passa al Giudice di Pace,
Dopo un lungo periodo di confusione e diverse petizioni, la Corte è tornata sul punto facendo chiarezza con la sentenza del 9 marzo 2012. Avvocati e associazioni promettono battaglia per ottenere la restituzione di quanto versato sebbene non dovuto. Altroconsumo sta organizzando una class action.( si veda il nostro articolo Rimborso Iva rifiuti: al via la petizione).
Ma quali sono le reali possibilità di recupero?
Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum, ammette che in una visione realistica delle cose garantire il recupero significa contribuire ad alimentare false speranze.
Rimborso Iva rifiuti: differenze tra restituzione e detrazione IVA
Il meccanismo di restituzione dell’Iva applicata alla TIA (e già incassata dallo Stato) è infatti piuttosto complicato e presuppone calcoli elaborati che tengano conto delle detrazioni già applicate alle aziende. Si tratta nel complesso di circa 1 miliardo di euro che difficilmente il Governo accetterà di restituire senza opposizioni.
L’alternativa della detrazione sulla dichiarazione dei redditi l’importo è un compromesso che permetterebbe di superare le difficoltà di un sistema di restituzione.
A questo scopo l’ Adiconsum ha chiesto un incontro urgente con il Ministero dell’Economia e con l’Agenzia delle Entrate.
Rimborso Iva rifiuti: come si calcola
Ma che vengano restituite o detratte di che cifra stiamo parlando? Prima di tutto va chiarito che non tutti i contribuenti sono sottoposti al pagamento della TIA e non tutti i Comuni la applicano dallo stesso tempo (la data di previsione iniziale risale a dieci anni fa).