L’esperto del Ilsole24ore ha cercato di fare chiarezza su come funziona il rimborso per i viaggi annullati. Nel dettaglio una donna ha comunicato di aver prenotato un viaggio a febbraio 2020 prima dell’emergenza Coronavirus da fare poi a settembre 2020. Aggiunge di aver versato un acconto di 1.500 euro e di non aver fatto più il viaggio a causa della pandemia. La persona ha comunicato infine di non voler più viaggiare e di non volere un voucher bensì un rimborso.
Il rimborso viaggi annullati si può chiedere?
L’esperto de Ilsole24ore comunica che la questione dei voucher emessi a sostituzione dei rimborsi/vacanze cancellate per l’emergenza Coronavirus non è ancora molto chiara. Al momento la regola è che il voucher dura 24 mesi ma in caso di mancato utilizzo si può chiedere il rimborso. Tale regola la si trova nel Decreto Sostegni in vigore dal 22 maggio 2021. Per poter ricevere il rimborso, sarà necessario attendere la nuova scadenza. Questa regola, però, non varrà per i voucher emessi per i servizi di trasporto. Sarà infatti possibile per questi ultimi chiedere il rimborso dopo dodici mesi dall’emissione.
C’è poi una ulteriore possibilità di rimborso, comunica l’Adiconsum dell’Emilia Romagna. La Legge numero 69/2021 prevede che se il soggiorno, il pacchetto o il servizio di trasporto sono stati acquistati mediante agenzia di viaggio, con il consenso di quest’ultima e del consumatore il voucher potrà essere ceduto all’agenzia. Questo significa che il rimborso si potrà avere anche con maggiore celerità. Ancora però non è chiaro a quali condizioni e in che termini questa tipologia di cessione potrà essere effettuata.
Tornando alla domanda su indicata, l’esperto comunica quindi che sarà necessario attendere la scadenza del voucher. In alternativa però si potrà ricorrere in giudizio per avere una valutazione da parte dell’Autorità Giudiziaria in merito alla regolarità della deroga al Codice del Turismo.
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