La stangata sulle bollette non accenna a fermarsi. Nei prossimi due anni, i prezzi per l’energia potrebbero ancora salire. Sono queste le ultime previsioni di S&P Global Ratings, uno dei principali fornitori al mondo di rating e analisi di credito indipendente, nel suo report “The Energy Transition And What It Means For European Power Prices And Producers”.
Secondo questo studio, i prezzi dell’energia aumenteranno in cinque dei principali mercati europei nel periodo 2021-2023 più di quanto inizialmente previsto.
Aumentano le bollette ecco i motivi
Le ragioni di questo cambiamento, secondo quanto si legge nello studio di S&P Global Ratings, sono principalmente due:
- L’aumento dei prezzi delle materie prime;
- le chiusure anticipate degli impianti di generazione di energia convenzionale (in particolare nucleare e carbone) come parte delle rigorose politiche energetiche di decarbonizzazione in tutta Europa.
Il ritmo di messa in servizio dei nuovi progetti e interconnessioni rinnovabili non sarà sufficiente a compensare la perdita di “capacità convenzionale”.
Insomma, un cocktail esplosivo che, nei prossimi due anni, farà aumentare ancora i prezzi delle bollette.
S&P Global Ratings, in particolare, prevede un aumento dei prezzi dell’energia nel 2022 e nel 2023, ben al di sopra dei livelli del 2019, in quasi tutti i principali mercati europei.
I governo dovranno necessariamente intervenire
Ciononostante, S&P avverte che un costo elevato dell’energia implica anche “un aumento dei rischi politici”.
In sintesi, i governi potrebbero introdurre degli interventi atti a limitare l’aumento delle bollette energetiche. “Gestire l’impatto sociale della transizione energetica è un pilastro fondamentale delle politiche climatiche europee”.
In Italia, ad esempio, il governo starebbe lavorando a un nuovo decreto per mitigare tali rincari.
Secondo il Messaggero, saranno stanziati a 4-5 miliardi di euro. Risorse sufficienti a coprire circa un terzo del conto.
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