Sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici Federmeccanica e Assistal hanno avanzato la loro proposta per incrementare lo stipendio da 65 euro.
Proprio Federmeccanica e Assistal hanno recentemente presentato la proposta di rinnovo affinchè si giunga ad un rinnovo contrattuale.
Rinnovo contratto metalmeccanici: proposta
Federmeccanica ha avanzato una proposta del contratto dei metalmeccanici per il triennio 2021/2023, che comporterà incrementi di stipendio nell’ordine di 40,00 euro.
Lo stipendio dei metalmeccanici dovrebbe aumentare di circa 25 euro in più rispetto ai quaranta euro previsti dalla precedente proposta di accordo.
La nuova proposta sul rinnovo contrattuale nazionale prevede un incremento pari a sessantacinque euro per il periodo che va dal 2021 al 2023.
Successivamente l’incremento di stipendio potrebbe giungere a 85 euro.
Inoltre, ci saranno novità rilevanti per quanto concerne la previdenza complementare: il contributo aziendale passa dal 2,0% al 2,2% per tutti.
I lavoratori dovranno versare un contributo pari allo 0,5%, mentre precedentemente era pari all’1,2%.
Per i nuovi iscritti con età inferiore a 35 anni il contributo a carico delle imprese salirà dall’attuale 2,0% al 2,5%.
Tutti i metalmeccanici avranno diritto a 24 ore di formazione in tre anni per tutti i dipendenti.
Verrà estesa l’assistenza sanitaria del Fondo Mètasalute per i pensionati che sono stati iscritti in maniera continuativa.
Inoltre, verrà creato un fondo per i Servizi alle Imprese che verrà finanziato tramite un contributo aziendale una tantum. Ogni impresa dovrà versare per ogni dipendente 1,50 euro.
Rinnovo contratto metalmeccanici: nuovi round previsti il 2 e il 9 dicembre
In piena crisi pandemica la nuova proposta di Federmeccanica e Assistal costituisce una prima risposta e base utile per costruire un negoziato efficace che permetta di costruire un risultato contrattuale che risponda alla normativa.
“Abbiamo presentato nel dettaglio tutti i punti della piattaforma unitaria a partire dalle richieste salariali: un incremento dell’8% sui minimi, trasferte e reperibilità; l’istituzione di un elemento perequativo di 250 euro annui per i lavoratori che non beneficiano della contrattazione di secondo livello; la previsione di piani di welfare annui del valore di 250 euro”,
spiegano i sindacati.
Si discute sulla richiesta di introdurre nel contratto 16 ore di formazione per tutti i lavoratori e di incrementare le attuali 25 ore destinate alla formazione continua.
Si discute anche sull’aggiornamento del capitolo del CCNL sul diritto allo studio.
Dopo l’incontro tecnico avvenuto in data 24 novembre sono previsti nuovi round in calendario per il 2 e per il 9 dicembre.