La fine dell’anno porta con sé anche la fine della validità dell’attestazione ISEE. Per molti, dunque, è tempo di rinnovo. L’ISEE, infatti, è valido fino al 31 dicembre dello stesso anno di presentazione della DSU (dichiarazione sostitutiva unica) e ciò a prescindere dal momento dell’anno in cui è stata presentata.
La DSU, ricordiamo, è la dichiarazione che il contribuente deve rendere ed in cui dichiara la composizione del suo nucleo familiare e per ciascuno di loro i dati reddituali e patrimoniali, dalla cui elaborazione viene poi fuori il valore ISEE.
A ritroso di due anni
Nella DSU, il contribuente dichiara la composizione del nucleo familiari così come composto in quel momento.
Per ciascun componente, invece, i dati reddituali e patrimoniali devono riferirsi a due anni precedenti. Questo significa che nella DSU presentata, ad esempio, il 4 giugno 2023, il richiedente l’ISEE doveva indicare il nucleo come composto al 4 giugno 2023 e per ognuno di loro i dati reddituali e patrimoniali riferiti al 31 dicembre 2021.
Abbiamo anche detto che l’ISEE scade il 31 dicembre dell’anno di presentazione della DSU a prescindere dal momento di presentazione. Quindi, la DSU presentata il 2 gennaio 2023 ha generato un’attestazione che scade il 31 dicembre 2023. Allo stesso modo scade il 31 dicembre 2023 l’attestazione ISEE frutto di una DSU presentata, ad esempio, il 7 luglio 2023.
La novità della legge di bilancio 2024
Sulla base di quanto detto sin qui, dunque, paradossalmente scade il 31 dicembre 2023 anche un’attestazione ISEE frutto di DSU presentata, ad esempio, in questi ultimi giorni dell’anno.
Se ad esempio si presenta la DSU il 29 dicembre 2023, il richiedente l’ISEE deve comunque indicare il nucleo al 29 dicembre 2023 e i redditi e patrimoni al 2021. E, comunque, questa attestazione ISEE scadrà immediatamente due giorni dopo (31 dicembre 2023).
Morale della favola, il rinnovo dell’ISEE deve farsi nel 2024, quando il contribuente potrà indicare i dati reddituali di due anni prima, ossia quelli riferiti al 2022.
La questione assume particolare rilievo nel conteso dell’assegno inclusione. Le domande per il sussidio si possono fare dal 18 dicembre 2023. L’INPS ha fatto sapere che per i mesi di gennaio 2024 e febbraio 2024 l’assegno sarà pagato sulla base dell’ISEE in scadenza il 31 dicembre 2023. Resta ferma poi la necessità di rinnovare per continuare a percepirlo anche per i mesi a seguire.
Trovi qui tutte le regole in merito a quale ISEE presentare per l’assegno inclusione.
Riassumendo
- il 31 dicembre 2023 scade l’attestazione ISEE
- chi presenta la DSU in questi ultimi giorni dell’anno avrà comunque l’ISEE che scadrà il 31 dicembre 2023
- il rinnovo ISEE deve essere fatto nel 2024 indicando i dati reddituali e patrimoniali del 2022.