Buonasera, ho letto un suo articolo in merito al rinnovo patente e le vorrei sottoporre il mio caso senza impegno.
Poco fa ho scritto alla commissione territoriale RFI di Torino, che il 04.05.2018 mi ha verbalizzato un secondo ricorso a distanza di 5 anni dal primo che ho fatto nel 2013 dopo i primi 10 anni di patente B normale, chiedendo delucidazioni sull’esito finale in quanto sommariamente uguale a quello del ricorso del 2013 ma questa volta con validità di 36 mesi anziché 60 come nel precedente.
E’ una storia infinita la mia che cerco di riassumere quanto più possibile:
Ho preso la patente per la prima volta nel 2002, nel 2012 presentandomi per il rinnovo in scuola guida non è andata bene e mi han mandato alla commissione locale di Asti, la quale mi ha richiesto visite specialistiche presso ASL, gli esiti delle medesime riportavano valori sufficienti ma la commissione non ne tenne molto conto e mi fece nuovamente sedere e leggere in quel giorno in cui presentandomi non in buona salute, non son riuscito a soddisfare quanto mi veniva richiesto col risultato di dover effettuare un ricorso alla territoriale RFI di Torino alla modica cifra di 250 euro.
Esito del ricorso aprile 2013 in RFI – IDONEO
con valori alcuni ai limiti e altri sufficienti e 3/10 ODX – 6/10 OSX
annesse limitazioni di guida tra cui: circolazione entro un raggio di 30 Km dal luogo di residenza, limite di velocità entro i 70 Km/h e validità 60 mesi ( 5 anni ).
Anno 2018: Nuova visita in commissione locale ad Asti, in quanto strada obbligata, una visita anche questa dove non hanno tenuto conto degli esiti con valori sufficienti dello specialista ASL, mi han fatto sedere per leggere, ma visto che han rilevato l’idoneità data dal precedente ricorso a Torino, con molta superficialità mi hanno bocciato mandandomi nuovamente a fare ricorso alla RFI, altri 252 euro.
Esito di questo ultimo ricorso : IDONEO
con valori tutti sufficienti e 3/10 ODX – 6/10 OSX
annesse limitazioni di guida tra cui: circolazione entro un raggio di 100 Km dal luogo di residenza, limite di velocità entro i 90 Km/h e validità 36 mesi ( 3 anni ) e cod. 68 zero alcol.
La mia domanda rivolta poco fa alla RFI è riferita alla validità ridotta viste le conclusioni finali identiche se non migliori rispetto al precedente provvedimento e su quali basi mi è stata assegnata la cod.68 zero alcol, in quanto non ho mai infranto la legge in stato di ebrezza.
Ho una patologia che si chiama Nistagmo bilaterale e un’aniridia congenita, la mia unica difficoltà è leggere lontano e sono particolarmente sensibile alla luce forte, ma a guidare ci vedo abbastanza bene e penso di essere in condizioni mentali più che ottime a 34 anni per capire di non essere un pericolo pubblico guidando un’autovettura.
Ho letto nell’articolo che per le patologie stabilizzate si può rinnovare la patente senza andare nuovamente in commissione locale, nessuno sa dirmi cosa e dove devo andare la prossima volta, mi sconsigliano tutti di andare alla commissione di Asti per evidenti ragioni di superficialità nello svolgimento delle loro funzioni.
Secondo lei è corretto un sistema simile?
Mi hanno messo limitazioni che chiunque ritiene senza senso, nemmeno a chi è ai domiciliari tocca tanto, tra tre anni mi tocca di nuovo tutta questa tiritera spendendo altri 350 / 400 euro per farmi guardare in faccia.
Se ci sono leggi e regole che stabiliscono determinate limitazioni su basi testate e dimostrate allora me ne farò una ragione, ma farmi giudicare e limitare da una persona fisica a seconda di come si sveglia la mattina sinceramente mi pesa e non poco.
Come posso fare?
La ringrazio anticipatamente per l’eventuale interessamento nel rispondermi.
Un caso come il suo non mi era mai capitato prima e ho dovuto prendere le dovute informazioni prima di poterle dare una risposta.
A seguito della rivisitazione dei nuovi requisiti psicofisici del 2005 introdotti nel nostro ordinamento dalla legge 138/01, si è affrontata la difficile questione prendendo in considerazione il nistagmo.
Molti Stati hanno preso in considerazione questa patologia anche se ancora oggi vi sono ancora un pò di differenze tra Stato e Stato: in Svezia, ad esempio, in presenza di nistagmo, il livello di acuità visiva deve essere raggiunto quando si sposta di 30° gli occhi sia verso destra che verso sinistra, in Germania invece è di 20°, in Francia è richiesto il parere dello specialista e sono rispettati l’acuità visiva ed il campo visivo mentre in altri, tra cui l’Italia, benché non sia specificato nulla, viene richiesta soggettivamente dalle Commissioni la misurazione del visus in posizione primaria.
In presenza di tale patologia ancora oggi, purtroppo, per questa categoria di soggetti non è stato affatto semplice conseguire la patente.
Per questa patologia, purtroppo, non è stata mai definita una vera a propria normativa da seguire e quali modalità prendere in considerazione per misurare l’accuratezza visiva, come ad esempio quale posizione del capo far assumere alla persona per rilevare il visus maggiore.
Dopo aver ascoltato diversi uffici ACI mi sono resa conto che il risultato della visita è a discrezione della Commissione Medica e ci sono persone affette dalla sua stessa patologia che hanno avuto la patente addirittura senza limitazione.
Alla luce di quel che mi racconta, quindi, il mio consiglio è che al prossimo rinnovo forse è il caso di rivorgersi ad un’altra commissione con la speranza che ne trovi una meno superficiale.
Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”