Negli Stati Uniti si assiste a un graduale allentamento delle misure restrittive, ma ciò sembra non bastare per far guadagnare fiducia ai consumatori americani. Lo dimostra il dato sulla frenata della spesa al consumo, diffuso dalla banca d’affari JPMorgan sulla base delle transazioni operate dai cittadini con le carte di credito e di debito della Chase Bank. Rispetto alle settimane più difficili per gli USA, quando la spesa al consumo era crollata del 40 per cento, le cose ora sembrano andare meglio, ma ancora non basta per dire di essere tornati ai livelli pre-pandemia, rispetto a cui si è indietro del 20 per cento.
Ripresa dell’economia ancora lontana
Per la riattivazione dell’economia negli USA bisogna ancora aspettare, nonostante l’allentamento di gran parte delle misure restrittive imposte dalla maggioranza degli Stati federati a inizio pandemia. Il timore diffuso tra la popolazione americana è la ripresa del Covid, che negli States continua a mietere quasi 1.000 vittime al giorno. L’ultimo dato diffuso ieri riferisce di 819 nuovi decessi e oltre 17 mila nuovi casi positivi. Sull’emergenza sanitaria, il Direttore dell’istituto nazionale per le malattie infettive Anthony Fauci ha affermato che la disponibilità di un vaccino già nell’inverno sia da considerarsi un’eventualità fortunata.
Crolla la percentuale della spesa in presenza
Un altro dato importante registrato dall’analisi di JPMorgan è il crollo della spesa in presenza nel corso dei prossimi mesi, sempre in riferimento alla paura dei cittadini di contrarre il coronavirus. Se la previsione fosse azzeccata, si prospetterebbero tempi difficili per tutte quelle piccole attività basate sugli acquisti effettuati in negozio rispetto a chi invece può contare su una vetrina online tramite cui vendere i propri prodotti e servizi anche qualora l’attività fisica sia chiusa.
Intanto, nei giorni scorsi vi abbiamo riportato i dati sulla disoccupazione negli USA, in calo rispetto al mese nero di aprile ma con alcune stranezze evidenziate da più parti.
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