Quali periodi non coperti da contribuzione possono essere riscattati ai fini pensionistici? Vediamo tutti i periodi privi di contribuzione che possono essere coperti dal riscatto dei contributi per eliminare qualche “buco” dal proprio estratto conto contributivo.
Ecco come fare ad avere, il più possibile, una carriera lavorativa continua che presenti contributi dalla prima data di assunzione senza interruzione o con meno interruzioni possibili.
Per avvicinarsi ai requisiti richiesti per legge per accedere alla pensione, è possibile anche riscattare determinati periodi privi di contribuzione paganfo i contributi non versati, i cosiddetti contributi da riscatto.
E’ bene ricordare, però, che il riscatto comporta dei costi per il lavoratore, poichè non è a carico del datore di lavoro.
Riscatto contributi: per quali periodi puà essere applicato?
Aspettativa non retribuita: per i periodi durante i quali, per motivi previsti dalla legge, il rapporto di lavoro è sospeso è possibile il riscatto massimo di 3 anni ma solo se per gli stessi periodi non è stata versata contribuzione volontaria.
Disoccupazione: per i periodi di disoccupazione se è stata percepita indennità di disoccupazione è presente contribuzione figurativa e , quindi, non serve il riscatto contributivo. Per i periodi di disoccupazione non indennizzati, invece, è possibile il riscatto tramite il sito dell’Inps o tramite patronato.
Nella prossima pagina vedremo quali altri periodi non coperti da contribuzione possono essere riscattati.