Anche per il 2023 è previsto il riscatto laurea agevolato. Istituito nel 2019, l’istituto permette ai lavoratori laureati di farsi riconoscere dallo Stato la copertura contributiva per l’intera durata del periodo di studi universitari
Il riscatto laurea agevolato, esteso anche agli over 45 (circolare Inps n.106 del 25 luglio 2019), prevede uno sconto sui contributi da versare a patto che ricadano nel sistema contributivo. Quindi risparmi di spesa per il contribuente che, in alcuni casi, raggiungono il 75%. Ma anche penalizzazioni dal punto di vista pensionistico.
Riscatto laurea agevolato e ordinario
Ma come funziona esattamente il riscatto laurea agevolato? In buona sostanza, chi ha frequentato i corsi universitari dopo il 31 dicembre 1995 e ha conseguito la laurea può beneficiare di un sistema di calcolo più agevolato per riscattare il periodo di studi.
Inizialmente previsto solo per questa categoria di contribuenti, il riscatto laurea agevolato è stato successivamente esteso a tutti i laureati. Questo a patto che il calcolo della futura pensione avvenga con il sistema contributivo puro.
La modalità di calcolo dell’onere di riscatto dei corsi di studi universitari, di cui al D. Lgs n. 184/1997, si applica soltanto ai periodi che si collocano nel sistema contributivo della futura pensione. Pertanto deve essere valutata la convenienza a riscattare i contributi con il sistema agevolato piuttosto che con quello ordinario. Anche perché ne va del futuro assegno pensionistico.
Il metodo di calcolo, costi a confronto
Ovviamente il costo del riscatto contributivo col sistema ordinario, per chi vuole riscattare anni di studio precedenti al 1996, quindi nel sistema retributivo, costa di più. Per molti lavoratori potrebbe anche risultare molto oneroso in quanto il calcolo avviene col metodo della riserva matematica.
Al contrario, il riscatto di laurea agevolato costa circa 5.360 euro per ogni anno di studio per un massimo di 26.800 euro per 5 anni di studio (l’onere di riscatto è detraibile al 19% dal reddito imponibile).
Diversamente, riscattare fino a 5 anni di corso di laurea nel sistema retributivo potrebbe essere vantaggioso solo se la pensione futura è calcolata su un numero di anni lavorati ante 1996 significativo. Quindi potrebbe valerne la pena anche se si devono spendere molti soldi. Il calcolo è fatto in base alla retribuzione e al periodo di frequentazione degli studi da riscattare: più sono lontani nel tempo e più costano.
L’Inps mette a disposizione un simulatore per calcolare l’onere del riscatto.