Riscatto laurea low cost, quando serve questo versamento in soluzione unica

Il riscatto della laurea in forma agevolata varrà il principio della riserva matematica ma solo per la prima tranche: occhio ai requisiti
1 anno fa
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Riscatto laurea pensione
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La trasformazione degli anni universitari in altrettante annualità contributive è un’opportunità concessa dalla previdenza sociale italiana, a patto che il tutto avvenga secondo determinati criteri. Quello che, in termine tecnico, viene identificato come “riscatto laurea”.

Anzi, per la verità la normativa è piuttosto elastica, tanto da consentire l’accesso alla misura anche a quei lavoratori con un’anzianità assicurativa posteriore al 31 dicembre 1995. Ossia, l’ultima data utile per la fruizione del trattamento previdenziale pre-riforma. Proprio in riferimento a costoro, l’Inps ha pubblicato il messaggio n.

2564/2023 contenente le indicazioni tecniche per il riscatto della laurea, soprattutto in riferimento all’onere connesso all’opzione al contributivo, quindi una mensilità da versare in soluzione unica entro tre mesi (90 giorni per la precisione) dalla data corrispondente alla notifica del provvedimento. Questo varrà tanto per le procedure ordinarie quanto per il riscatto della laurea per i lavoratori con anzianità contributiva interamente posteriore al 31/12/1995. Tale versamento dovrà essere effettuato utilizzando il criterio della cosiddetta “riserva matematica”.

In sostanza, al contribuente sarà richiesto l’utilizzo della quota preista per il riscatto (o il ricongiungimento) a ine pensionistico dei periodi contributivi inquadrati dal sistema retributivo. Un altro passaggio chiarito nell’ambito del messaggio diffuso dall’Istituto di previdenza sociale, che fissa inoltre i requisiti base assieme all’obbligo di versamento in soluzione unica. Per quest’operazione, in pratica, non sarà preista la possibilità di utilizzare il pagamento rateizzato. Per quel che riguarda il riscatto della laurea in forma agevolata (o riscatto laurea low-cost), potrà essere applicato il criterio del sistema contributivo solo in riferimento a periodi di corso di studio universitario, sempre ante-1996.

Riscatto laurea agevolato, requisiti e criteri di calcolo: i dettagli dell’operazione

Tecnicamente, il riscatto del proprio periodo di studi a ini contributivi avviene secondo quanto determinato dalle ultimi circolari in merito dell’Inps. Nella fattispecie, la n.

6 del 2020 e la 54 del 2021, nelle quali si specifica come il lavoratore possa procedere pagando una cifra superiore ai 5 mila euro (5776 per il 2023, poco inferiore per il riscatto agevolato). La prerogativa di base, sarà l’opzione del calcolo contributivo come sistema applicativo.

Inoltre, l’Inps richiederà la presenza di almeno una tranche di versamenti contributivi già all’1 gennaio 1996. In alternativa, il contribuente dovrà essere in possesso di 15 anni minimi di contribuzione, cinque dei quali successivi a tale data. Qualora il lavoratore soddisfacesse i requisiti richiesti, scatterà il principio della riserva matematica per il calcolo della mensilità obbligatoria per l’anzianità contributiva precedente al 1996. Dopodiché, si procederà secondo quanto previsto dal metodo contributivo classico, sia nel caso del riscatto ordinario che agevolato.

Resta il tratto comune del versamento della mensilità per l’assunzione minima dei 15 anni di contribuzione in soluzione unica. Questo non sarà necessario solo nel caso in cui il contribuente abbia già maturato i requisiti necessari al 31/12/1995 oppure in caso di possesso preventivo rispetto all’operazione. Il versamento, in sostanza, sarà obbligatorio esclusivamente in unzione del perfezionamento dell’opzione al contributivo. Qualora questa fosse già presente, non sarà necessario procedere al riequilibrio. Resta inoltre l’obbligo dei tempi di versamento della prima rata per il riscatto della laurea, ossia entro 90 giorni dalla notifica del provvedimento. Il mancato pagamento equivarrà alla rinuncia della richiesta.

Riassumendo…

  • il riscatto laurea low cost, ossia in forma agevolata è concesso dall’Inps anche ai lavoratori con anzianità contributiva posteriore al 31 dicembre 1995;
  • le procedure saranno svolte secondo il sistema della riserva matematica per la compensazione della contribuzione ante-1996 e, successivamente, tramite il metodo contributivo;
  • il pagamento della prima rata sarà in soluzione unica entro 90 giorni. In caso di ritardi, l’istanza sarà considerata decaduta.

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