Risparmi: ecco come fare per aumentarli, investire in Titoli di Stato, Bfp o conti deposito

Far crescere i propri soldi: si può davvero? Ecco alcuni consigli.
5 anni fa
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Il 2021 è iniziato bene per i risparmiatori della Veneto Banca e della Banca Popolare di Bari. L’ACF ha riconosciuto il risarcimento del danno a favore di 14 risparmiatori.

Il desiderio di tutti, sopratutto in questo periodo, è quello di aumentare il proprio denaro facendolo crescere nel tempo. Ci si chiede però come fare e come far crescere i propri risparmi quotidianamente. Ecco allora alcune azioni strategiche come investire il proprio gruzzoletto in bfp e titoli di Stato.

Per far cresce il proprio denaro: la prima azione da compiere

Per far crescere il proprio denaro, frutto di anni di risparmi, la prima azione da fare sarà quella di non parcheggiarlo sul conto corrente.

Si dovranno infatti cercare delle soluzioni alternative come ad esempio il conto deposito. Sicuramente uno di quelli liberi più competitivi di febbraio 2020 è il Progetto di Banca Progetto che offrirà un tasso di interesse uguale all’1% su base annua. Banca Progetto comunica inoltre che, fino al 31 dicembre 2020, sarà applicato invece un tasso promozionale uguale all’1,25% su base annua per coloro che sono già clienti e per quelli nuovi che apriranno il conto entro la fine del mese di marzo 2020. Le somme che verranno parcheggiate su tale conto, poi, saranno disponibili in ogni momento senza dover pagare alcuna penale e saranno inviate dopo trentadue giorni dalla richiesta al conto corrente d’appoggio del deposito. Sarà questa una scelta sicura in quanto il conto Progetto sarà tutelato fino a 100 mila euro dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

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Non lasciare fermi i propri soldi

Lasciare parcheggiati i propri soldi ad esempio sul conto corrente non sarà una buona scelta. Questo perché si potrebbero ridurre a causa dell’inflazione e poi perché, come spiegato, i diversi Istituti di Credito non attribuiranno alcun rendimento sul valore del denaro presente sul conto. Se non vi sono tassi, quindi, il valore dell’inflazione potrebbe incidere negativamente sul valore dei propri soldi accumulati.

Che fare quindi? Si potrebbe investire il proprio capitale in Titoli di Stato poliennali che renderanno alla scadenza degli interessi abbastanza buoni. L’orizzonte temporale di essi sarà breve, medio o di lungo termine e la principale caratteristica sarà che permetteranno di investire in uno strumento finanziario grazie al quale si avrà, come detto, un rimborso nominale alla scadenza offrendo un rendimento con scarto all’emissione oppure di tipo cedolare.

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E infine investire in bfp

Infine, il proprio denaro si potrà investire in buoni fruttiferi postali. La migliore proposta del momento è quella dei bfp 4×4 per chi vorrà investire fino a 16 anni contando però su rendimenti che cresceranno con il trascorrere del tempo. Si avrà però la flessibilità di rimborso già dopo 4,8 e 12 con il riconoscimento degli interessi che nel frattempo matureranno. Il rendimento annuo lordo a scadenza sarà dell’1,25% che è il più alto tra quelli proposti da vari titoli collocati sul mercato da Poste Italiane.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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