Per risparmiare in bolletta la prima cosa da fare è utilizzare in maniera intelligente il frigorifero. E lo sai perché? Perché incide per il 15-20% sull’intero importo della bolletta elettrica. Come diceva il cane Snoopy, geniale invenzione di Charles M. Schultz, “quello che cerchi è dentro di te, il resto è ancora nel frigo”. Ed è appunto di questo resto che ci dobbiamo occupare. Gli esperti dispensano oramai quotidianamente consigli su come risparmiare, anche perché la crisi energetica si annuncia lunga e potrebbe incattivirsi ulteriormente.
Iniziamo dunque questo viaggio su come risparmiare in bolletta: il focus è sul quel vecchio amico che non tradisce mai ed è sempre disposto a dare il meglio senza chiedere nulla in cambio, il frigorifero.
L’efficienza energetica del frigorifero: quale classe deve essere per risparmiare davvero?
È facile capire perché il nostro caro frigorifero è l’elettrodomestico che consuma di più in assoluto, il valente refrigeratore dei nostri cibi resta acceso 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno. Siamo abituati a leggere approfondimenti online in cui si dichiara che il frigo (come del resto tutti gli elettrodomestici) dovrebbero essere almeno di classe A+, in quanto permettono un risparmio di circa il 60% rispetto a quelli di vecchia generazione. In realtà, le etichette sono cambiate già da un po’ di tempo e con esse la classificazione.
Oggi, l’efficienza energetica di un dispositivo si calcola su una scala che va dalla lettera A (verde intenso, massimo risparmio per le tasche e l’ambiente) alla lettera G (rosso scuro, consumi maggiori per le tasche e l’ambiente). Diciamo subito che le lettere A, B, e C non sono molto diffuse: il livello di efficienza è elevatissimo, così come il costo dell’elettrodomestico.
Qualora dobbiate cambiare frigorifero, per risparmiare in bolletta bisognerebbe optare per uno almeno di classe F. Almeno. Perché adesso dobbiamo approfondire la questione dei consumi energetici di queste splendide macchine conserva-cibo.
I consumi annui di un frigorifero e quale classe scegliere per risparmiare
Lo sai quanto consuma all’anno un frigorifero a partire dalla classe di efficienza di appartenenza? Quale acquistare per risparmiare in bolletta? Prendiamo un frigorifero di 300 litri: in classe F (A+) consuma 206-274 kWh all’anno; in classe E (A++) 138-205 kWh all’anno; in classe D (A+++) meno di 138 kWh all’anno. Questi dati sono stati forniti da Enea e mostrano come un frigorifero di classe D possa consumare circa il 50% in meno di uno di classe F. Ma se torniamo indietro nel tempo scopriamo che i nostri frigoriferi degli anni ’80 e ’90 arrivavano a consumare anche 500 kWh all’anno.
Facciamo un ragionamento insieme. Un frigorifero di classe D consuma circa la metà di uno di classe F, consideriamo poi il costo della corrente elettrica, soprattutto in questo periodo, e potremo facilmente intuire come un investimento maggiore per l’acquisto di un elettrodomestico di classe D possa essere ammortizzato in tempi estremamente brevi. Se si passa da un frigorifero antidiluviano a uno moderno, il risparmio in bolletta può essere di 100 euro o anche superiore (dipende dalla classe energetica, ovviamente).
Le dimensioni contano, così come le posizioni: parliamo di come risparmiare in bolletta con il frigorifero
Abbiamo capito che, forse, è arrivato il momento di cambiare frigorifero. Ma quali dimensioni scegliere? Gli esperti suggeriscono di evitare l’acquisto di frigoriferi troppo grandi: certo, bisogna commisurare la grandezza ai bisogni della famiglia, ma molto spesso ci lasciamo affascinare da enormi apparecchi, che di fatto non ci servono a nulla.
Ma non contano solo le dimensioni, anche il posizionamento deve essere scelto con intelligenza e oculatezza. In primo luogo, non dovrebbe mai essere posizionato vicino a una fonte di calore (il forno o i termosifoni): la ragione è ovvia, la macchina fatica di più, e dunque consuma di più, per raffreddare. In secondo luogo, dovrebbero esserci sempre almeno 20 centimetri tra l’apparecchio e la parete, per facilitare l’areazione. Si calcola che soltanto con questi due accorgimenti sarebbe possibile risparmiare in bolletta circa il 10%.
Temperatura e manutenzione
Ma il nostro caro elettrodomestico refrigerante necessita anche di una giusta temperatura. Gli esperti suggeriscono una temperatura di circa 1-4 °C per la parte frigo semplice e di -18 °C per il congelatore. Considera che soltanto un grado in meno di questi suggeriti porta a un 5% di consumi in più. Ma la temperatura va anche mantenuta. Bisogna dunque evitare di aprire il frigo troppo spesso e lasciarlo aperto troppo a lungo. Ma poi non bisogna neanche riempirlo troppo e occorre lasciare uno spazio tra i cibi per permettere la circolazione dell’aria fredda. I liquidi poi andrebbero sempre coperti da un involucro perché l’umidità accresce il lavoro del compressore, per cui i consumi crescono e la bolletta arriva sempre più alle stelle. L’ultimo suggerimento sull’utilizzo è quello di evitare di mettere cibi ancora caldi in frigo o nel congelatore: anche in questo caso la ragione è ovvia, il motore fatica di più a raffreddare.
Gli ultimi consigli riguardano la manutenzione. Il congelatore va sbrinato periodicamente: lo strato di ghiaccio diviene una sorta di isolante e spinge il motore a lavorare di più. L’Enea lo dice forte e chiaro: quando c’è troppo ghiaccio, i consumi aumentano a dismisura.
Si tratta soltanto di abitudini e, di questi tempi, per risparmiare in bolletta davvero dovremo iniziare a pensare a cose a cui non abbiamo mai fatto davvero caso.
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