Le prossime bollette di luce e gas, quelle che partiranno da gennaio 2022, potrebbero subire degli aumenti fino al 50% (gas) e 25% (luce). L’Arera stabilirà infatti le nuove tariffe trimestrali. Intanto il Governo pensa a delle misure per frenare l’impennata dei prezzi ma i soldi a disposizione sono pochi (2,8 miliardi) e serviranno quindi solo per le fasce più deboli. Per Assoutenti la situazione non è per nulla buona in quanto la stima è che si arriverà ad aumenti fino a 1300 euro calcolando anche le ricadute sul prezzo al dettaglio.

In vista di possibili aumenti bollette luce e gas c’è il bonus sociale

Per arginare gli aumenti e rendere più facile la vita alle famiglie svantaggiate c’è il cosiddetto “bonus bollette” che sarà per circa 2,9 milioni di nuclei familiari. Per avere lo sconto costoro dovranno avere un reddito Isee non più alto di 8.265 euro che salirà fino a 20 mila euro per famiglie con quattro figli a carico. Potranno avere il bonus anche i nuclei familiari titolari di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza. Il bonus sociale verrà erogato sia a chi ha un’offerta sul mercato libero che in maggior tutela e verrà riconosciuto in automatico anche nel caso in cui si cambi il fornitore.

Lo sconto sarà di 125 euro all’anno per un nucleo familiare di due persone, di 148 euro per un nucleo fino a 4 persone e fino a 173 euro annui per una famiglia di più di 4 componenti. Con la nuove dote del Governo che passerà da 2 a 2,8 miliardi di euro, la platea potrebbe però aumentare favorendo i redditi più bassi fino a 10 mila euro.

Tagli Iva per scongiurare aumenti delle bollette di luce e gas?

Non c’è pace per i consumatori. A partire da gennaio 2022 potrebbero esserci problemi anche inerenti agli oneri di sistema. Parliamo dei servizi generali come il trasporto energia contatori e la manutenzione della rete.

Tale spesa non è per nulla minima in quanto per i consumatori arriva fino al 20% del costo complessivo della bolletta per l’elettricità e del 4,3% per il gas. Ad ottobre scorso il Governo stanziò 2 miliardi per azzerare tale componente e scongiurare i maxi-aumenti. Cosa succederà quindi a gennaio?
Il Governo per dare un aiuto in vista dei possibili rincari del mese prossimo starebbe pensando anche di portare l’Iva sulle utenze domestiche dal 10 al 4%. Il problema è che tale intervento costa molto e con la dote a disposizione non sarebbe fattibile.
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