Siamo sicuri che le alto elettriche non avranno problemi di ricarica? Secondo alcuni detrattori la risposta è negativa. Insomma, basterà l’energia per ricaricare tutti i veicoli a batteria, una volta che queste vetture avranno una larga diffusione? A quanto pare il quesito potrebbe già avere una risposta, visto che in molti paesi la loro presenza è decisamente più massiccia. Ma cosa aspettarsi invece dall’Italia?

Auto elettriche, l’energia basterà?

Forse, come diceva il buon Aristotele, la verità sta sempre nel mezzo.

È infatti vero che, se di colpo tutti i possessori di automobili, decidessero di colpo di passare alle auto elettriche, non ci sarebbe energia sufficiente per rispondere al fabbisogno necessario. Come sappiamo però la situazione è leggermente diversa e si prevede un passaggio graduale che avverrà in circa due se non tre decenni. A tal proposito, infatti, l’UE ha imposto il divieto di vendita di veicoli inquinanti solo nel 2035. Ad ogni modo, si tratta di un argomento che va affrontato. Quanta energia servirà quando questi veicoli rappresenteranno una percentuale importante?

Basterà la produzione attraverso fonti rinnovabili, o dovremo ricorrere per forza ai combustibili fossili e inquinabili, rendendo quindi vana la ragione d’essere di queste macchine? Cerchiamo di rispondere a questa domanda andando ad analizzare i dati offerti da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale. Oggi il fabbisogno di energia elettrica nel nostro paese è pari a 316,8 TWh, l’1% in meno rispetto al 2021. Bisogna però aggiungere che solo il 31,3% dell’energia prodotta arriva da fonti rinnovabili, causa anche la siccità che ha fatto crollare la produzione idroelettrica del 37,7% rispetto all’anno precedente.

Previsioni per il futuro

Nel 2021 il Governo ha redatto un documento nel quale si prevede una stima relativa al fabbisogno energetico. Secondo tale analisi, entro il 2050 la domanda dovrà più che raddoppiare e collocarsi tra 600-700 TWh, mentre le fonti rinnovabili dovranno offrire almeno il 95% della produzione, se non il 100%.

La sfida naturalmente è quella di aumentare al massimo la produzione attraverso ‘eolico off-shore e il fotovoltaico, e per farlo sarà necessario sfruttare le fonti non sfruttate già disponibili. Gli obiettivi ambiziosi, però, non finiscono qui, poiché sarà necessario nel frattempo anche rendere gli edifici sempre più efficienti, al fine di ridurre i consumi finali di energia.

Anche i cittadini dovranno dare una grande mano in questo senso, poiché sarà necessario ridurre anche l’utilizzo di auto private attraverso il trasporto pubblico. Per il 2050 infatti la prospettiva più auspicabile è quella di ridurre il parco auto dagli attuali 40 milioni a 21 milioni (di cui 19 fatti di auto elettriche). Le stime di Terna riguardano comunque il processo di decarbonizzazione nel suo complesso, comprendendo quindi anche altri settori al di fuori del comparto macchine a batteria. Ma quanto incideranno queste ultime sul fabbisogno generale di energia?

Se si ipotizza un consumo medio di 15 kWh per 100 km e una percorrenza media annua di 12.000 km, il consumo totale sarà di 1.800 kWh, ossia 71,7 Thw, considerando l’attuale numero di vetture (in generale). Parliamo quindi del 22% del fabbisogno energetico del 2022. Si tratta senza dubbio di una percentuale importante che al momento non può essere soddisfatta, ma che nel giro di qualche decennio potrebbe essere conquistata.