Buoni fruttiferi postali: il 4×4 si rifà la pelle

C'è una buona notizia per chi vorrà investire il proprio denaro nel medio-lungo periodo: ieri 8 maggio 2020 sono stati aggiornati i rendimenti effettivi annui lordi al rialzo dei buoni fruttiferi postali.
5 anni fa
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C’è una buona notizia per chi vorrà investire il proprio denaro nel medio-lungo periodo in buoni fruttiferi postali: ieri 8 maggio 2020, infatti, sono stati aggiornati i rendimenti effettivi annui lordi al rialzo.

Dopo aver analizzato le nuove caratteristiche dei bfp 3×2 e i 3×4, oggi vogliamo analizzare i 4×4 e ciò che cambierà in positivo per tutti gli utenti.

I 4×4: i nuovi rendimenti dei buoni postali fruttiferi

I bfp 4×4 di Poste Italiane si sono rifatti la pelle, i rendimenti infatti da ieri 8 maggio 2020 sono cambiati in meglio.

Questa è un’ottima notizia per i tanti risparmiatori che in epoca post lockdown totale cercano un investimento sicuro senza troppe pretese. Come tutti avranno imparato, infatti, i buoni sono sicuri perché garantiti dallo Stato Italiano ed emessi dalla Cassa Depositi e prestiti Spa ma, allo stesso tempo, rendono poco in quanto gli interessi non sono elevati.

Il vantaggio è che, per qualsiasi motivo, si potrà richiedere il rimborso del capitale investito in ogni momento al netto degli oneri fiscali. Ovviamente per poter ricevere anche gli interessi si dovrà attendere il primo quadriennio.

I buoni 4×4, come si evince dal nome saranno l’investimento perfetto per chi vuole investire nel lungo periodo. Saranno infatti dopo gli ordinari (20 anni) quelli a durare di più: massimo di 16 anni con un tasso fisso crescente nel tempo.

I punti di forza dei buoni 4×4

I buoni di Poste Italiane sono a zero pensieri e zero spese: non si hanno, infatti, commissioni o spese per la sottoscrizione, per la gestione o per il rimborso. Godono poi di una tassazione agevolata del 12,50% sugli interessi e sono esenti dall’imposta di successione.

Si possono sottoscrivere sia in forma dematerializzata (e quindi anche online) che in forma cartacea (all’ufficio postale). Per questi ultimi, infatti, il sottoscrittore riceve un titolo cartaceo che deve essere presentato per ricevere il rimborso sia a scadenza che anticipato.

Vanno quindi custoditi gelosamente.

Quelli dematerializzati sono rappresentati da una scrittura contabile che viene eseguita su un conto di regolamento che può essere un libretto di risparmio postale o un conto corrente BancoPosta. Sono molto comodi in  quanto quando viene chiesto il rimborso, l’accredito della cifra maturata viene inserito direttamente sul conto di regolamento. Quindi la regola è che tale conto non può essere estinto fino a che i buoni sono in vita.

Le novità dei buoni postali 4×4

La novità dei buoni fruttiferi postali 4×4 che farà tanto piacere ai risparmiatori è che il tasso di interesse ad ogni quadriennio è cambiato in meglio. Nel dettaglio: al termine del 4° anno, il rendimento effettivo annuo lordo sarà dello 0,40%, al termine dell’8° anno dello 0,75%, alla fine del dodicesimo anno dell’1,25% e alla fine del 16° anno dell’1,75%. Ricordiamo che fino a qualche giorno fa al termine del 16° anno arrivava all’1,25%.

Ecco un esempio utilizzando il simulatore di Poste Italiane: un buono postale di 10 mila 4×4 sottoscritto oggi il prossimo 9 maggio 2036 varrebbe quanto segue: gli interessi lordi maturati sarebbero 3.199,29 euro (ritenuta fiscale 399,91 euro) per cui il montante liquidato sarebbe uguale a 12.799,38 euro. La data di scadenza di tale buono ci sarebbe poi il 9 maggio 2036 e quella di prescrizione il 9 maggio 2046.

Comunichiamo infine che tali buoni (così come le altre tipologie) il giorno successivo alla scadenza diventeranno infruttiferi e, trascorsi dieci anni, si prescriveranno.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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