I buoni fruttiferi postali sono una forma di investimento abbastanza gettonata tra i risparmiatori italiani (come alternativa ai conti deposito) perché offrono un discreto rendimento a basso rischio.   Tuttavia l’ Associazione Difesa Consumatori Adico ha richiamato l’attenzione dei clienti su una incongruenza piuttosto sospetta. I tassi di interesse indicati attualmente sul retro del buono al momento dell’acquisto non corrispondono in maniera esatta a quelli visualizzati sulla pagina Web di Poste Italiane. La segnalazione è partita da un consumatore di Salzano (Ve) che, avendo chiesto il rimborso causa crisi economica su due buoni rispettivamente da 500 mila lire emessi nel 1987, si è visto negare allo sportello delle Poste i 1.000 euro d’interesse maturati.

L’Associazione ha diffidato le Poste per mancanza di trasparenza chiedendo spiegazioni in merito alla vicenda. Nel frattempo Carlo Garofoline, presidente dell’associazione, ha esortato chi possiede dei buoni fruttiferi  “a verificare la propria situazione prima della scadenza del buono” per scongiurare discrepanze. Una vertenza quanto mai attuale, come non ha mancato di sottolineare Garofoline: in questi giorni infatti in tv va in onda a ripetizione la pubblicità che promuove i buoni fruttiferi postali  2014