Dal lontano 1925, anno del loro debutto sul mercato, i buoni fruttiferi postali sono diventati tra gli strumenti finanziari preferiti dagli italiani.

Il feeling e l’apprezzamento per questi prodotti sono noti tanto che nella sola regione Molise nel 2022 sono più di 740 mila i titoli in essere e 325 mila i libretti di risparmio. Quindi per ogni molisano ci sono più di un libretto postale e due bfp e mezzo.

Ma quali sono le ragioni di tanto successo? Sicuramente la sicurezza, la semplicità e la trasparenza che hanno reso questo prodotto ancora seguitissimo dopo più di 100 anni.

Quali sono allora i migliori buoni fruttiferi postali collocati sul mercato da Poste Italiane di questo inizio di marzo 2023?

I titoli che durano poco

Sicuramente tra i migliori buoni fruttiferi postali che durano meno, c’è quello Soluzione Eredità che come si evince dal nome non è sottoscrivibile da tutti. È riservato infatti a chi ha un procedimento successorio concluso con Poste Italiane. È tra i migliori titoli che durano di meno in quanto ha una durata di 4 anni e offre un rendimento certo alla scadenza, esso è del 3%. Si può chiedere il rimborso del buono quando si vuole purché avvenga entro il termine della prescrizione. In questo caso, però, si ha diritto solo alla restituzione della cifra investita. Si può sottoscrivere presso un ufficio postale portando con sé il documento di identità e il codice fiscale.

Tra i migliori buoni fruttiferi postali che durano poco c’è anche il 4 Anni Risparmio Semplice che, come si evince dal nome, dura 4 anni ed offre la possibilità di rimborso in ogni momento. Questo titolo, però, si può sottoscrivere solo se si attiva un piano di risparmio RisparmioSemplice. Con esso è possibile ottenere un rendimento standard che è dell’1,50% e uno premiale che è del 2,50% ma quest’ultimo solo al raggiungimento di minimo 24 sottoscrizioni periodiche nel piano.

I bfp a lungo termine

Nella categoria a lungo termine sono i 4×4 i buoni fruttiferi postali che offrono un rendimento più elevato. Durano, come si evince dal nome, 16 anni e con essi si può contare su rendimenti fissi che crescono nel tempo. Si ha poi flessibilità di rimborso quando si vuole ma gli interessi vengono riconosciuti, però, solo dopo quattro, otto e sedici anni. Prima di tali anni si ha diritto solo al riconoscimento della cifra investita. Per quanto riguarda il rendimento effettivo annuo lordo, esso è dell’1,50% al termine del 4° anno, del 2% alla fine dell’8° anno, del 2,25% alla fine del 12° anno e del 3% al termine del 16° anno.

Abbiamo parlato di prescrizione alla quale prestare attenzione, ma cos’è? Essa è la condizione che si verifica dopo 10 anni dalla scadenza dei buoni fruttiferi postali cartacei. Purtroppo quando i titoli vanno in prescrizione, non è più possibile ottenere il capitale investito e gli interessi maturati. Occhio quindi alle comunicazioni di Poste Italiane che ha anche diramato un avviso sui titoli che stanno scadendo e su quelli che stanno andando in prescrizione.

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