Per fronteggiare il caro carburante, nei giorni scorsi è stata prorogato il taglio delle accise fino al 2 agosto. La notizia è stata salutata con favore, tanto più che anche con questa misura la benzina e il diesel sono oramai quasi ovunque sopra i due euro al litro. Ciò che però ha stupito è stata la data. Perché la proroga è stata effettuata soltanto fino al 2 agosto, quando la maggior parte degli italiani partirà per le vacanze? Cosa succederà a partire dal 2 agosto? Quali sono le idee dell’esecutivo per ‘salvare’ le ferie?

Taglio delle accise e caro carburante: a che punto siamo?

Il provvedimento attuale di taglio delle accise, previsto fino al 2 agosto, prevede uno sconto alla pompa di circa 30 centesimi per la benzina e il diesel.

Inoltre di circa 10 centesimi per il GPL. Un’indagine di una nota associazione a difesa dei consumatori ha mostrato come la benzina costi circa il 25% in più rispetto all’anno scorso. Questo se i prezzi dovessero rimanere con il taglio delle accise. Un viaggio da Torino a Reggio Calabria potrebbe costare agli italiani che decidono di andare in vacanza circa 300 euro, a fronte dei circa 230 euro dell’anno scorso. La differenza è di 70 euro. Se le misure di contenimento per il caro carburante non dovessero essere confermate, la differenza sarebbe notevolmente maggiore. I più penalizzati in assoluto sono coloro che in passato hanno puntato sul diesel, che ha subito i maggiori rincari in assoluto.

Un’ulteriore proroga del taglio delle accise dopo il 2 agosto? Come fare fronte al caro carburante?

Da più parti si chiede un intervento per prorogare la misura di contenimento del caro carburante oltre il 2 agosto e per tutto il mese delle vacanze degli italiani. Al momento dal governo non è arrivata nessuna notizia sulla possibile proroga o, come molti auspicano, sull’aumento dello sconto sul prezzo alla pompa.

La situazione è già molto difficile adesso e si riteneva che il governo potesse intervenire in maniera più decisa, effettuando una proroga più di lungo periodo e soprattutto immettendo misure per un aumento della riduzione. Si ritiene ottimisticamente che l’esecutivo guidato da Mario Draghi decida di intervenire in tempi brevi. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in accordo con il Ministero della Transizione Ecologica, concordano sul taglio delle accise, così come è in vigore da alcuni mesi. Proroghe del taglio delle accise o addirittura un aumento delle riduzioni, in vista di continui aumenti della materia prima, potrebbero arrivare nelle prossime giornate o tutt’al più la prossima settimana. O almeno si spera.
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