L’inflazione continua a farsi sentire non solo in Italia ma anche in Europa. Ogni giorno infatti non si fa altro che parlare dei prezzi che sono in costante salita, soprattutto quelli i beni primari come pasta, latte, etc. Ci si chiede quindi come calcolare il peso che essa ha sulla vita quotidiana.

Il peso dell’inflazione

Per l’Eurostat l’inflazione annua nell’Eurozona dovrebbe attestarsi a un +5,1% a gennaio con un aumento rispetto a dicembre del 5% e la situazione non è migliore in Italia.

Nel nostro paese, infatti, i dati Istat registrano un aumento dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua e il dato è il peggiore dal marzo 1996. Gli aumenti riguardano soprattutto i beni alimentari ma anche quelli per la cura della persona.

Calcolare inflazione personale

Un modo per capire quanto si sta spendendo in più e calcolare quindi la propria inflazione personale è quello di utilizzare il calcolatore messo a disposizione sul sito della Bce. Lo Iapc, si legge, si basa su un paniere medio di beni e servizi che è tipico per tutte le famiglie. Alcune, però, potrebbero esserne più coscienti di altre. Chi ad esempio prende la macchina tutti i giorni si accorge di più che la benzina ha subito un rincaro notevole. Per tali persone, quindi, il tasso di inflazione potrebbe sembrare più alto di quello misurato dallo Iapc (Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo per i paesi dell’Unione Europea) perché la loro spesa di benzina è superiore a quella della media. Chi usa poco la macchina, invece, è soggetto quindi ad una minore inflazione personale. È quindi l’abitudine di spesa media dell’insieme delle famiglie a stabilire il peso effettivo dei diversi beni e servizi nella misurazione dell’inflazione.

Tornando al calcolatore viene chiesto di inserire il consumo mensile di determinati prodotti. Esattamente di alimenti e bevande non alcoliche, di bevande alcoliche tabacco e di abbigliamento e calzature.

E ancora dei consumi per abitazioni, acqua, elettricità, gas e altri combustibili e quello per mobili, elettrodomestici e manutenzione ordinaria della casa. Il consumo per la salute, trasporti, per la comunicazione (servizi postali, telefono, fax sia equipaggiamento che servizi), per la ricreazione e la cultura e l’educazione. Infine per ristoranti e hotel nonché per beni e servizi vari come ad esempio l’assicurazione o la cura personale.

L’esempio di calcolo dell’inflazione

Ecco un esempio: nel caso di una persona che vive da sola che spende circa 400 euro al mese per cibo/bevande ed ha spese non elevate per trasporti, servizi e istruzione, l’inflazione personale è del 3,5%. Se si hanno figli, invece, l’inflazione sale. Ad esempio nel caso di due genitori impiegati con due figli a carico che vanno a scuola, il tasso di inflazione personale è del 5%. Gas, luce e benzina pesano in questo caso parecchio in quanto si è ipotizzato che questa famiglia utilizzi l’auto ogni giorno.
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