Chi di noi non legge termini e condizioni quando si appresta a firmare un contratto? La stipula è un momento fondamentale della nostra esperienza finanziaria, e risparmiare significa anche prestare la giusta attenzione all’investimento che stiamo facendo. In effetti è proprio così, i contratti sono dei veri e propri investimenti, a prescindere dal tipo di stipula che andiamo a firmare. Per questo motivo è fondamentale prenascere coscienza delle caratteristiche che tale accordo prevede andando a sviscerarne ogni dettaglio. A quanto pare però quasi la metà degli italiani non assolve questo compito.

Non è solo questione di pigrizia

Interessante ricerca da parte di Trustpilot, piattaforma gratuita che ha il compito di avvicinare le aziende ai consumatori al fine di instaurare tra loro un clima di fiducia e collaborazione. Lo studio si propone, attraverso un sondaggio, di scoprire qual è il rapporto degli italiani con i contratti, nello specifico quanti leggono i termini e le condizioni quando si apprestano a firmarne uno e per quale motivo non lo fanno. Ebbene, solo il 55% degli intervistati ha affermato di leggere interamente questi importanti dettagli della stipula. La percentuale dunque supera appena la metà dei partecipanti al sondaggio e ci dimostra come gli italiani fanno atto di profonda pigrizia anche quando si tratta di prendere una decisione importante come questa.

Ma siamo sicuri che sia effettivamente una questione di pigrizia? In realtà, il dato più interessante dello studio di Trustpilot è proprio quello relativo ai motivi che spingono gli italiani a sorvolare su termini e condizioni. Le percentuali per le motivazioni sono le seguenti:

  • Il 29% degli italiani non li legge perché si fida dell’azienda con cui sta stipulando il contratto;
  • Per il 31% la poca conoscenza finanziaria è uno degli elementi che scoraggiano la lettura dei Termini e Condizioni;
  • L’88% dei rispondenti leggerebbe Termini e Condizioni per intero se solo fossero scritti con un font più grande;

Contratti, farsi aiutare dalla famiglia

C’è un ulteriore dato importante che ci arriva dallo studio della piattaforma Trustpilot, sito leader di recensioni, ed è quello relativo a coloro che ci aiutano durante la firma di un contratto.

Dai numeri anche in questo caso è evidente che è la famiglia a prestare consiglio al soggetto che si appresta a stipulare un accordo con un’azienda per un determinato servizio. Il 35,7% si affida al proprio partner, il 12% al proprio padre, il 6% chiede aiuto ai fratelli e il 5% ai figli. Insomma, l’intera rete familiare viene compresa da questo sondaggio, ed è abbastanza ragionevole che sia così, anche se probabilmente ci saremmo aspettati una qualche minima percentuale anche per gli amici.

A quanto pare invece, quando si tratta di contratti, gli italiani sembrano dare poca importanza al ruolo dell’amicizia, e gli italiani in generale sembrano affidarsi ancora ai propri genitori quando si tratta di consigli economici (lo fanno il 53,6% degli intervistati). Ecco il commento di Giacomo Bettazzi, Marketing Manager di Trustpilot Itali: “I dati della nostra indagine dimostrano come la fiducia riposta dagli italiani nei confronti dell’azienda a cui ci si sta affidando sia un elemento di fondamentale importanza quando ci si accinge a firmare un contratto. Piattaforme come Trustpilot rappresentano uno strumento di grande utilità per guidare la migliore scelta da parte dei consumatori”.

I punti salienti…

  • solo la metà degli italiani legge fino in fondo termini e condizioni dei contratti;
  • la fiducia verso l’azienda e la poca conoscenza di argomenti finanziari sono i motivi principali;
  • per consigli prima della stipula gli italiani si affidano alla famiglia, oltre che al proprio partner.