La firma digitale remota di Poste Italiane si può attivare online ed ha il medesimo valore della firma autografa. Dura tre anni , è riconosciuta anche in Europa ed in promozione per 6 mesi costa 39,04 euro invece di 45,75 euro. La domanda che tutti si pongono però è: come si usa la firma digitale e quali documenti ci vogliono per richiederla.

Come usare la firma digitale remota di Poste Italiane

Dopo aver acquistato la firma digitale remota di Poste Italiane è necessario scaricare il software gratuito “firmaOK” sul proprio pc (si ricorda che è possibile usarlo per firmare in modo digitale tutte le tipologie di file).

Ogni volta che si inserisce la firma, però, si dovrà digitare il pin Firma ed il codice di verifica Otp. Quest’ultimo si riceverà tramite messaggio al numero di cellulare indicato al momento dell’adesione. Per gestire la firma, poi, si dovrà cliccare su “gestisci firma” e recarsi nell’area di gestione. Qui si potrà modificare il Pin firma, revocare/sospendere/riattivare la firma e cambiare il numero di cellulare su cui si riceve l’Otp. Poste Italiane ricorda infine che il software FirmaOK è adatto per tutti i formati di firma digitale ovvero XML, Pdf e p7m e che in ogni momento si potrà verificare qualsiasi file firmato.

Quali documenti ci vogliono per la firma digitale remota?

Ai sensi dell’articolo 35 del Dpr 445/2000, Poste Italiane comunica che per la firma digitale remota servirà uno tra questi documenti che dovranno essere validi, non scaduti, presentati in originale e corredati di relativa fotocopia:

  • patente di guida,
  • carta di identità,
  • patente nautica,
  • libretto di pensione,
  • tessere di riconoscimento con fotografia e timbro rilasciate dall’ Amministrazione dello Stato come le tessere AT/BT,
  • porto d’armi o infine
  • patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici.

Poste Italiane ricorda che oltre ad uno di questi documenti si dovranno produrre gli estremi del codice fiscale rilasciato dallo Stato Italiano.

Qualora il richiedente voglia citare delle abilitazioni professionali o dei ruoli rivestiti dovrà presentare la prova della qualifica dichiarata. Infine sarà il titolare che si assumerà della veridicità dei dati e dei documenti forniti per la registrazione e l’autenticazione della firma digitale remota di Poste Italiane.

della qualifica dichiarata, in conformità alle norme, disposizioni ed ordinamenti vigenti secondo quanto specificato ai punti precedenti. Il Titolare assume la responsabilità della veridicità dei dati e dei documenti forniti per l’identificazione e registrazione

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