Hai bisogno di liquidità, magari per acquistare casa, un mobile, un elettrodomestico, per finanziare spese di una certa entità o anche solo per andare in vacanza? E’ uno di quei casi, in cui devi presentarti alla banca o presso un’agenzia finanziaria per richiedere un prestito. Attenzione, però, perché se ti rechi a mani vuote, stai certo che non otterrai mai nemmeno un centesimo. Infatti, un finanziamento ti verrà accordato dietro l’esibizione di almeno una garanzia. Quale? In genere, si parte sempre con la richiesta di una busta paga.

L’istituto ti chiederà di dimostrargli di essere in possesso di un reddito da lavoro o di una pensione. Se sei un lavoratore dipendente (quasi sempre, solo se assunto a tempo indeterminato), dovrai presentarti con le ultime due buste paga, mentre per i lavoratori autonomi, i liberi professionisti e gli imprenditori è necessario esibire il Modello Unico. Infine, i pensionati potranno presentarsi con il cedolino pensione.

Garanzie prestito, quali sono

Non tutti i finanziamenti sono, però, accessibili a chi è sprovvisto della busta paga, in quanto alcuni (si pensi alla cessione del quinto) sono erogati ai soli lavoratori dipendenti, essendo ritenuti la categoria più sicura per chi presta denaro. Inoltre, può anche accadere che chi ha bisogno di un prestito sia un disoccupato, una casalinga, uno studente o che il suo reddito (da lavoro dipendente o autonomo o da pensione) sia ritenuto insufficiente per l’erogazione del finanziamento. Ecco, quindi, che potrebbe risultare necessario esibire almeno un’altra garanzia alternativa o supplementare. Di che tipo? Essa può essere reale o personale. Si parla di garanzia reale nei casi di ipoteca di un immobile o di pegno di un bene mobile. Nel primo caso, l’ipoteca viene accesa sul valore libero (da altre iscrizioni) di un immobile (terreno o fabbricato). In Italia, le banche si riservano un margine di almeno il 20%, nel senso che il valore commerciale del bene ipotecato deve risultare più elevato del credito erogato.

Nel caso di inadempienza del debitore, l’immobile viene venduto all’asta dal giudice, su richiesta del creditore, in modo che questi venga soddisfatto con il ricavato.      

Pegno e garanzie personali

Il pegno, invece, consiste nel consegnare al creditore un bene di valore e non deperibile a garanzia del finanziamento ottenuto e per tutta la sua durata. Con il rimborso del prestito e degli interessi, il cliente torna in possesso del bene, di cui non ha mai perso la proprietà. In caso di inadempienza, invece, questi viene rivenduto dall’istituto per soddisfarsi del credito residuo vantato. Infine, c’è la garanzia personale o anche detta fideiussione. Consiste nella doppia firma, accordata da un terzo soggetto, che con il suo reddito e il suo patrimonio s’impegna a garantire il creditore per il prestito. Il fideiussore non solo si vincola a pagare al posto del debitore principale per i casi di sua inadempienza, ma anche a ché tutte le scadenze siano onorate, potendo altrimenti anch’esso essere segnalato come cattivo pagatore o protestato alla Centrale Rischi Finanziari (Crif). Ecco perché si tratta sempre o quasi di una persona molto vicina al debitore garantito, ovvero un parente stretto o un amico.