Dal prossimo 1 aprile 2023 scatta il passaggio obbligatorio dei condomini al mercato libero dell’energia. Un emendamento al Decreto Milleproroghe che chiedeva un nuovo rinvio è stato infatti bocciato.

Si dovrà quindi dire addio ai contratti di fornitura gestiti dagli operatori del mercato tutelato. Ciò accadrà anche per le piccole imprese con meno di dieci dipendenti e fatturato sotto i 2 milioni di euro.

I cittadini ovviamente non sono contenti e si augurano che il nuovo gestore possa praticare una tariffa incentivante. Non c’è pace, concordano in molti.

Sono mesi, tuona il signor Francesco che “ fioccano aumenti su tutto ma davvero su tutto”. E aggiunge “almeno una proroga, avrebbero potuto concederla vista la situazione drammatica in cui si ritrovano i cittadini”.

Cosa cambierà, quindi, per le bollette, saranno più care?

Bollette più care?

L’Unione Nazionale Consumatori è certa che i condomini si ritroveranno a sostenere costi più alti per l’energia a breve, soprattutto con il passaggio al mercato libero. A gennaio il prezzo dell’energia elettrica con il mercato tutelato, infatti, si è abbassato in modo più significativo rispetto al mercato libero.

Salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, quindi dal 1° aprile l’illuminazione dei vialetti e pianerottoli nonché l’energia per i cancelli elettrici e ascensori dovrà essere gestita da un operatore del mercato libero. Secondo una ricerca de Larepubblica, gli aumenti maggiori riguarderanno i condomini che hanno l’ascensore, quelli che hanno soltanto le scale subiranno rincari tra il 6 e l’8%.

L’argomento spinoso

Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero è da sempre un argomento molto spinoso che non piace per niente ai clienti privati che saranno i prossimi a dover compiere questo passo. Costoro, infatti, sia per l’elettricità che per il gas (e condomini uso domestico gas) dovranno passare al mercato libero entro il 10 gennaio 2024. Entro tale data, poi, verrà assegnato il Servizio a tutele graduali ai clienti domestici che in quel momento non hanno ancora scelto un fornitore.

In questo modo si garantirà la continuità della fornitura.

La differenza tra i due mercati è che per il primo il prezzo è stabilito dall’Autorità e varia ogni tre mesi (almeno per l’elettricità). Con l’altro, invece, sono i fornitori a scegliere la tariffa da offrire ai propri clienti per cui la speranza è che essa possa essere molto competitiva. Il passaggio in ogni caso è gratuito e non implica che vi sia la sostituzione o la chiusura dei contatori. Solo il contratto cambierà e ovviamente il prezzo.

Tornando ai condomini, potranno passare anche prima al mercato libero deliberandolo in assemblea. Quelli che non lo faranno verranno riforniti con il Servizio a tutele graduali che viene erogato da venditori selezionati con apposite procedure. Ogni territorio è servito con “tutele graduali” da un solo fornitore. Quest’ultimo è ad esempio Hera Comm Spa per il Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Belluno, Venezia e Verona.

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