Il rincaro delle bollette e del costo dell’energia potrebbe portare a un blackout energetico europeo proprio nel periodo di Natale. Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, durante un incontro a Confartigianato ha ribadito che “un blackout non è da escludere rispetto all’attuale assetto dell’approvvigionamento energetico”.

L’incubo europeo del blackout energetico generalizzato: c’è chi corre a fare scorte

L’Europa trema. Il blackout energetico generalizzato, di cui si parla da settimane, potrebbe divenire realtà e colpire tutti i paesi dell’Unione.

Una sorta di isteria collettiva si sta diffondendo. In Spagna, ad esempio, si segnala lo svuotamento delle ferramenta, con acquisti di torce e fornelletti per affrontare la possibile crisi energetica. In Austria, invece, il ministro della Difesa ha annunciato che sarebbe opportuno che i cittadini facessero rifornimenti alimentari per almeno due settimane. Il clima dunque è estremamente teso, e non è chiaro come l’Unione Europea intende correre ai ripari ed evitare una situazione che potrebbe divenire drammatica.

Alcuni di voi probabilmente ricorderanno quanto accadde la notte del 28 settembre 2003. Alle 3.30 di notte, un temporale fece crollare un albero su un traliccio dell’elettricità in Svizzera e l’Italia si trovò all’improvviso al buio. L’intero approvvigionamento di elettricità italiano fu completamente paralizzato e accadde di tutto. Ospedali senza energia e interventi chirurgici sospesi nel bel mezzo delle operazioni, più di trentamila passeggeri impossibilitati a viaggiare e bloccati sui treni. Un gran numero di incidenti stradali e danni conteggiati da Confcommercio nell’ordine di circa 100 milioni di euro.
Lo scenario odierno, data la sua vastità, potrebbe essere ben peggiore.

Le ragioni del blackout energetico europeo e i rincari nelle bollette

I rincari in bolletta, divenuti effettivi a partire dal 1° ottobre, e la possibilità di un blackout energetico europeo sono fenomeni strettamente connessi. La giornata del 30 novembre ci sono stati nuovi rincari sul prezzo del gas e questa impennata ha avuto immediatamente i suoi effetti anche sul costo dell’energia elettrica.

Le ragioni sono due: l’inverno particolarmente rigido che sta colpendo i paesi del Nord Europa con una crescita del fabbisogno di gas per i riscaldamenti, e la fine delle scorte energetiche accumulate negli anni scorsi.

A tutto questo si aggiungano anche ulteriori fenomeni macroeconomici, il più importante riguarda la carenza di carburante che potrebbe rallentare la produzione e la ripresa economica. Si aggiungono poi i timori di attacchi informatici: il sabotaggio di un sistema nazionale avrebbe effetti a cascata su tutti i paesi membri dell’UE. Insomma, si tratta di annunciare la possibilità di una tempesta perfetta.
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