È sempre più facile trovare in vendita, a volte anche nei supermercati, i kit per l’installazione domestica di pannelli fotovoltaici da balcone Plug & Play. Si tratta di una soluzione semplice per chi intende entrare nel mondo delle energie rinnovabili. La loro caratteristica è la facilità di installazione e di utilizzo, in quanto l’energia viene trasferita semplicemente collegando la spina alla corrente di casa. I dubbi però sono molti. Dalla normativa ai costi di installazione, fino alle potenzialità di risparmio sui costi delle bollette.

In questo articolo faremo il punto della situazione su tutti questi aspetti, in modo tale da fornire una guida completa per tutti coloro che potrebbero essere interessati a questa tipologia di impianti.

Cosa sono e come funzionano i pannelli fotovoltaici Plug & Play

I kit per l’installazione di pannelli fotovoltaici Plug & Play presentano il vantaggio di poter essere installati praticamente all’interno di ogni abitazione. Si tratta di impianti di dimensioni estremamente ridotte, portatili, e che possono essere applicati anche ai balconi, qualora si viva in un condominio. La tecnologia Plug & Play permette di utilizzare l’energia prodotta semplicemente collegando la spina in corrente. Questa tipologia di pannelli è formata da un modulo fotovoltaico con potenza solitamente non superiore a 350 W, un micro-inverter che trasforma l’energia rendendola compatibile con quella a uso domestico, e un telaio di supporto per il fissaggio.

Qual è la normativa per l’installazione del fotovoltaico Plug & Play?

L’ARERA ha stabilito quali sono le norme per l’installazione di impianti fotovoltaici con potenza inferiore a 800 W, tra i quali rientrano anche i kit Plug & Play.
1. Invio della cosiddetta ‘Comunicazione Unica’ al distributore di zona, fondamentale per poter procedere alla connessione e all’attivazione (il gestore avrà poi 10 giorni per interventi sul contatore e l’iscrizione al sistema nazionale di impianti di produzione energia).


2. Notifica all’amministratore e, nel caso, delibera dell’assemblea condominiale.
3. Rispetto delle norme architettoniche e paesaggistiche.
Da ricordare è che, con questa documentazione, il consumatore rinuncia a qualunque pretesa di remunerazione per l’energia prodotta in più e immessa nella reta.

Kit pannelli fotovoltaici da balcone Plug & Play: quanto si risparmia in bolletta?

Ma la domanda più importante è quanto si risparmia sulla bolletta della luce. Facciamo un esempio. Il consumatore decide di installare due pannelli fotovoltaici di potenza intorno ai 350-400 W (non bisogna superare la soglia di 800 W), orientati a sud e con un’ottima esposizione al sole. In questo modo riesce a produrre circa 450 kWh di energia in un anno. Il risparmio può arrivare al massimo intorno al 20%, anche se, secondo Altroconsumo, non supererebbe 96 euro. Il vero nodo è che dei 450 kWh che si potrebbero produrre, soltanto 150 kWh sarà utilizzato dall’utente per l’autoconsumo, perché il resto dovrà essere immesso, senza remunerazione, nella rete.

Ma torniamo al nostro esempio. I pannelli fotovoltaici Plug & Play costano circa 400-500 euro, a cui vanno aggiunti almeno 100 euro per l’installazione da parte di un tecnico esperto. La spesa si aggira intorno ai 1000 euro. Se partiamo dal presupposto che, in condizioni ottimali, il risparmio è di circa 100 euro all’anno, per ammortizzare la spesa si parla di circa 10 anni. Questi pannelli in media hanno una durata di circa 15-20 anni, per cui si avranno circa 5-10 anni di risparmi puri.

Da sottolineare, infine, la possibilità di accesso alle detrazioni fiscali IRPEF del 50% per la spesa sostenuta per il kit di pannelli fotovoltaici Plug & Play. La richiesta di rimborso deve essere effettuata in fase di dichiarazione dei redditi e avverrà in dieci quote annuali. In questo modo, si ammortizzerebbe la spesa di acquisto e installazione in circa cinque anni.

In sintesi

1. I pannelli fotovoltaici Plug & Play sono facili da installare, di dimensioni ridotte e portatili.
2. Questi impianti possono essere installati anche sui balconi in un condominio, ma non devono superare la soglia di 800 W.
3. La normativa per l’installazione è molto snella: una comunicazione al gestore di zona e una delibera da parte dell’assemblea di condominio.
4. I costi si aggirano intorno ai 400-500 euro per pannello, un impianto da 800 W (il massimo consentito) non dovrebbe costare più di 1000 euro.
5. È possibile accedere alla detrazione fiscale del 50% per ammortizzare le spese.
6. Il risparmio in bolletta è di circa 96 euro.

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