Perché i nuovi buoni fruttiferi postali sono definiti uno strumento anti inflazione? Ebbene il motivo è semplice. Cassa Depositi e Prestiti ha deciso di rivedere i tassi di molti prodotti di investimento/finanziari a seguito dell’aumento dei tassi applicato dalla Banca Centrale Europea e da altre banche centrali per contrastare l’inflazione galoppante. Ricordiamo che essa è arrivata all’8% a giugno che è il dato più alto dal 1986. Ad aumentare sono stati soprattutto i prezzi dell’energia che sono rincarati del 48,7% rispetto ad un anno fa.

Bfp strumenti anti inflazione 

Tra i buoni fruttiferi postali quello più vantaggiosi del momento c’è sicuramente quello dedicato ai minori. Il motivo è semplice: il tasso massimo raggiunge quota 3,50% contro il 2,50% del passato. Ovviamente questo buono postale è solo per i minori fino al raggiungimento della massima età e se si investono 1000 euro alla nascita ad esempio se ne incassano circa 1714 al temine del periodo. Poste ha poi rilanciato il bfp 3 anni Plus con rendimento a scadenza dell’1% e con capitalizzazione degli interessi su base annuale. Ha eliminato invece il 5×5 che durava 25 anni ed offriva al termine dei primi 3 anni lo 0,75% per poi arrivare all’1,75% alla scadenza. Ci sono poi i due buoni postali 3×4 e 4×4 che sono quelli che offrono gli interessi tra i più alti. Il rendimento effettivo annuo lordo del primo è del 2% dopo dodici anni contro l’1% dello scorso aggiornamento. L’altro, invece, il 4×4 dura 16 anni e si ottiene al termine di questo periodo un tasso del 3% ovviamente lordo contro il vecchio 1,25%. Gli ordinari sono passati invece dallo 0,50% addirittura dopo 20 anni alla cifra del 2% annuo lordo dopo 20 anni, sicuramente un tasso molto più abbordabile. Infine il 4 Anni Risparmio Semplice prima offriva l’0,50% con rendimento premiale mentre adesso l’1%. Ma dura solo 4 anni, quindi è per brevi investimenti.

La forza dei buoni postali

Come tutti oramai sapranno i buoni fruttiferi postali sono prodotti finanziari emessi dalla Cdp, garantiti dallo Stato e collocati sul mercato da Poste Italiane.

Quest’ultimo infatti è l’ente che si occupa della sottoscrizione e del rimborso a scadenza per conto di Cdp. Quando si effettua un acquisto, il sottoscrittore dei buoni può scegliere tra forma cartacea e dematerializzata. Con quest’ultima i titoli sono proposti in forma tutta digitale ovvero mediante scrittura contabile su conto di regolamento che può essere un libretto di risparmio postale oppure un conto corrente. I buoni dematerializzati, però, devono avere la stessa intestazione del relativo conto di regolamento. Infine tutti i buoni fruttiferi postali non hanno costi di sottoscrizione o rimborso e si ha la possibilità di chiedere il rimborso della cifra investita in ogni momento. Gli interessi godono poi di una tassazione agevolata del 12,5%.
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