I mutui fissi rispetto allo scorso anno, come comunica corriere.it/economia, costano oggi di meno per cui vi è un notevole risparmio. Grazie alla discesa dei tassi, poi, c’è al momento un boom di surroghe che, per chi non lo sapesse, sono una procedura introdotta con la Legge numero 40 del 2007 (detta anche Legge Bersani) che prevede la possibilità di trasferire a costo zero il proprio mutuo (garantito da ipoteca) dalla vecchia alla nuova banca.

Vi è quindi una sostituzione del mutuo precedente mediante subentro di un nuovo Istituto di Credito.

Grazie a tale pratica, quindi, il debitore può concordare delle nuove condizioni a lui più favorevoli. Detto ciò, ecco come risparmiare.

I dati

Nel mese di ottobre secondo i dati elaborati dalla Centrale Rischi Crif, la domanda di mutui è aumentata del 18,2% con un incremento sopratutto delle surroghe. Mutuionline.it, infatti, comunica nel terzo trimestre le rottamazioni sono state il 68% delle richieste per cui vi è stato un notevole incremento rispetto alla media del secondo trimestre.

Secondo Roberto Anedda, che è il responsabile marketing di Mutuionline.it, i mutui fissi sono scesi grazie “alla caduta dell’Eurirs avvenuta tra luglio ed agosto”. Negli ultimi tempi, però, è salito un pochino ma le banche hanno limitato gli spread e non hanno ancora incorporato nel costo l’aumento di tale parametro. Da ciò ne consegue che i tassi fissi sono ancora bassi e questo anche perché andiamo incontro alla fine dell’anno e le banche devono chiudere i budget.

Le migliori offerte

Secondo l’analisi effettuata da corriere.it/economia per un mutuo da 150 mila euro per acquistare una casa da 250 mila euro, le migliori soluzioni risultano essere per tasso fisso fino a 20 anni: quello della Unicredit con tasso effettivo dello 0,91% e rata mensile di 673,24 euro, della Crèdit Agricole con tasso effettivo dello 0,97% e rata mensile di 669,95 euro e della Banca Intesa Sanpaolo con tasso effettivo dello 0,97% e rata mensile di 676,54 euro.

Nel dettaglio i vantaggi di stipulare un mutuo con la Crèdit Agricole sono che: la prima rata sarà gratuita, si potrà seguire la richiesta del mutuo direttamente da mobile mediante la app “Nowbanking” e la possibilità di sfruttare l’opzione salta rata e quella di rata protetta. Quest’ultima opzione sarà però valida se si sceglierà il tasso variabile con la soglia massima. Con tale Banca si potrà richiedere anche la surroga: si potrà portare infatti il vecchio mutuo senza sostenere alcuna spesa. E poi, si potrà sottoscrivere facoltativamente “Protezione Finanziamento” che sarà la polizza assicurativa pratica e vantaggiosa che tutelerà il mutuo da imprevisti.

Si potrà poi scegliere il mutuo fisso Unicredit per l’acquisto, la surroga e la ristrutturazione di un immobile ad uso residenziale (sia prima che seconda casa). Chi lo sottoscriverà potrà contare dell’opzione “Salta Rata” grazie alla quale potrà sospendere il pagamento della quota capitale delle rate per massimo dodici mesi e potrà anche contare dell’opzione “Sposta Rata” grazie alla quale potrà posticipare il pagamento della rata fino ad un massimo di tre anche non di seguito. Si potrà poi contare sull’opzione ” Riduci Rata” grazie alla quale, come si evince dal nome, si potrà ridurre l’importo della rata modificando  la durata originaria del mutuo. Ovviamente allungando il piano di ammortamento fino ad un massimo di quarantotto mesi.

Intesa Sanpaolo, infine, dirà al cliente l’importo che potrà concedere prima che si acquista la casa. Inoltre lo garantirà per sei mesi ed offrirà anche una consulenza gratuita per la ricerca dell’immobile con “Intesa Sanpaolo Casa”. I piani saranno diversi , quello base ad esempio (qualora si richieda il tasso fisso) garantirà per tutta la durata del finanziamento tasso ed importo rata fissi definiti all’erogazione del mutuo.

Tassi fissi, i preferiti dagli italiani

Roberto Anedda, responsabile di Mutuionline.it, comunica infine che gli italiani preferiscono i mutui a tasso fisso: 9 richieste su 10 sono infatti di questo tipo. C’è da dire poi che i clienti scelgono il tasso fisso anche per le offerte proposte dalle Banche. Nei mutui a venti anni, infatti, il gap (l’andamento) di tasso effettivo è di 40 centesimi di punto che salgono a 50 per trent’anni.

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